Primavera dei Teatri: stasera il debutto di Roberto Latini e I Sacchi di Sabbia

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Primavera dei Teatri: “Into Latino Roberti”

Continua la settimana dedicata ai nuovi linguaggi della scena contemporanea: la sesta giornata di Primavera dei Teatri, festival diretto da Scena Verticale diventato punto di riferimento per la nuova drammaturgia e luogo di confronto tra generazioni di artisti, si apre al Protoconvento francescano. Alle ore 12:00 si incontreranno le compagnie protagoniste del cartellone artistico della serata.

Alle ore 18:00 al Chiostro del Protoconvento il debutto nazionale di “Into Latino Roberti”, un ensemble teatrale inedito che vede insieme I Sacchi di Sabbia e Roberto Latini. Concepita durante la pandemia, “Into Latino Roberti” è una miniserie web, in tre puntate, liberamente ispirata al film di fantascienza di Isaac Asimov. Al festival verrà presentata la puntata pilota, che coniuga la performance in presenza di Roberto Latini a quella in remoto de I Sacchi di Sabbia, l’equipaggio alieno che sta viaggiando nel suo corpo. Una produzione della Compagnia Lombardi-Tiezzi realizzata con il sostegno di Primavera dei Teatri.

Al Chiostro del Protoconvento alle 20:00 in scena Babilonia Teatri, che tornano a Castrovillari con “Natura Morta” di Valeria Raimondi ed Enrico Castellani. Da sempre distinti per il loro sguardo irriverente sull’oggi, Babilonia Teatri con questo lavoro – che ha debuttato alla Biennale Teatro 2020 – prova a fare i conti con le relazioni in virtuale fatte di call e didattica a distanza sperimentate durante questo periodo di pandemia. Uno spettacolo su un palco vuoto che diventa anche simbolo di protesta.

Conclude la giornata la compagnia che ha ideato il festival e da sempre lo cura con smisurata perseveranza – Scena Verticale – con “Mario e Saleh”, l’ultima creazione di Saverio La Ruina, in scena insieme a Chadli Aloui. Lo spettacolo, che ha debuttato nel 2019 al Romaeuropa Festival, racconta la storia di un occidentale cristiano e un musulmano che si ritrovano a convivere all’indomani di un terremoto. Una convivenza che si muove tra differenze e agnizioni, opposizioni e conciliazioni. Più che addentrarsi in dispute religiose, lo spettacolo si incentra su fatti del quotidiano attraverso i quali misurare possibili conciliazioni e opposizioni. Appuntamento alle 21:30 al Castello Aragonese.