Fgs Calabria a Santelli: “Si eroghi il contributo straordinario per studenti fuori sede”

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“La crisi economica che attanaglia l’Italia – affermano i giovani socialisti calabresi - si sta ampliando a vista d’occhio, a seguito della emergenza pandemica da Covid-19. Ed è soprattutto il Mezzogiorno del Paese a pagarne le conseguenze per la sua atavica regressione. In Calabria, in particolare, la situazione risulta ancor più drammatica, colpendo pesantemente i giovani, molti dei quali sono costretti a rinunciare alla formazione universitaria perchè provenienti da famiglia in grave disagio economico. In questa ottica è inammissibile che a oltre 4 mesi dalla presentazione delle apposite istanze la Regione Calabria non abbia ancora erogato il contributo straordinario per studenti fuori sede, in attuazione del D.G.R. 75/2020”.

“Si tratta- spiegano i giovani socialisti calabresi - di una importante misura di sostegno straordinario per l’emergenza Covid-19, una tantum, consistente in un contributo pari a 500/700 euro rivolta a studenti universitari “fuori sede” residenti in Calabria, iscritti, per l’anno accademico 2019/2020. L’obiettivo del contributo, che abbiamo immediatamente condiviso ed apprezzato, era quello di consentire alle famiglie calabresi, costrette a fronteggiare le nuove difficoltà economiche causate dal lockdown e delle limitazioni imposte dall’emergenza, di far fronte alle spese derivanti dalla frequenza universitaria “fuori sede” dei giovani calabresi. Epperò, dopo l’annuncio dell’iniziativa e la chiusura delle procedure, agli studenti ed alle loro famiglie non è ancora arrivato un solo euro. Ciò non è assolutamente ammissibile. Ragion per cui chiediamo con forza alla Presidente Santelli di intervenire con tempestività per fornire agli aventi diritto appropriate informazioni sulle tempistiche dell’erogazione del contributo. Anche perchè, nel frattempo un nuovo anno accademico è già iniziato portandosi dietro nuove inevitabili spese di fitto, trasporto pubblico e quant’altro”.

“Le famiglie e gli studenti calabresi - concludono i giovani socialisti calabresi – meritano rispetto e, quindi, risposte chiare, e non certo di essere presi in giro, a maggior ragione in tempi così difficili nei quali in tanti hanno perso il loro posto di lavoro a causa dell’emergenza sanitaria. Il contributo economico una tantum per il Covid-19 darebbe una boccata di ossigeno notevole per far fronte alle spese e agli impegni contrattuali che sono rimasti tali nonostante la pandemia. Per cui che la Regione Calabria si svegli ed incominci a dare risposte ai propri amministrati”.