Detenuti, Garante Crotone incontra Ffoo: riscontri per avviare risposta istituzionale

Crotone Attualità
Federico Ferraro e Vittorio Aloi

Nei giorni scorsi il Garante comunale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, Federico Ferraro, ha concluso una serie di visite istituzionali con i vertici delle Forze dell’Ordine di recente insediamento nei Comandi provinciali, per realizzare quella sinergia prevista dalla normativa tra il ruolo stesso di garante e le istituzioni locali.

Ferraro ha incontrato - nel corso della settimana - il nuovo Comandante Provinciale dei Carabinieri di Crotone, il Tenente Colonnello Gabriele Mambor, ed il nuovo Comandante della Capitaneria di Porto, il Capitano di Vascello Vittorio Aloi.

Il Garante ha riscontrato una rilevante attenzione e sensibilità istituzionale verso le tematiche e le problematiche della detenzione carceraria e dei soggetti sottoposti a restrizione della libertà personale come anche degli ex detenuti.

Ferraro ha quindi espresso soddisfazione per la disponibilità riscontrata da parte delle istituzioni a valutare l’opportunità di attuare una risposta istituzionale verso i problemi delle persone recluse.

“Per i detenuti ciò che costituisce aspetto primario è sicuramente l’iter formativo nel lavoro, finalizzato ad un ritorno in società attivo: occorre dunque acquisire durante la detenzione quelle competenze e abilità lavorative da spendere successivamente” ha sottolineato il garante ribadendo come sia sua intenzione far partire, nonostante l’emergenza Covid, delle iniziative progettuali in tal senso. La questione della formazione viene difatti ritenuta come un aspetto a tutto tondo perché coinvolge la società nel suo complesso.

Gli incontri sono stati molto cordiali ed il garante comunale ha avuto modo di evidenziare la sussistenza, fin dal 2018, di un Protocollo d’intesa tra il Comando generale dei Carabinieri ed il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, finalizzato alla promozione di progetti formativi comuni, all’implementazione della cultura dei diritti umani fondamentali, nonché ad organizzare seminari e tavole rotonde per la condivisione delle esperienze e il miglioramento delle rispettive capacità d’intervento dei garanti e delle Forze dell’Ordine.

Si sta valutando anche l’opportunità di avviare incontri informativi e progettualità che guardino agli sbocchi lavorativi anche nell’ambito marittimo: parole chiave saranno formazione qualificata, quindi titoli spendibili e reinserimento nella nostra realtà.

Occorre valorizzare il potenziale sviluppo della nostra città nell’ambito turistico, come portatore di sviluppo sociale, culturale ed economico.