Consorzi di bonifica: Trebisacce, Mormanno e Scalea presentano progetti da 23mln

Calabria Attualità

I Consorzi di Bonifica di Trebisacce, Mormanno e Scalea hanno presentato al MIPAAF i progetti, la cui scadenza prevista per lo scorso 21 settembre, si riferiscono al bando di selezione delle proposte progettuali “Fondo Sviluppo e coesione 2014/2020-Piano Operativo Infrastrutture irrigue, bonifica idraulica, difesa delle esondazioni, bacini di accumulo e programmi collegati di assistenza tecnica e consulenza” di cui l’80% è destinato alle Regioni del Sud.

Sotto il coordinamento dei Rup, Maria De Filpo, Nicola Alberti e Domenico Bruni, insieme ai funzionari consortili hanno redatto progetti esecutivi del valore di oltre 23milioni di Euro, di cui € 9.988.962,08 relativi agli “Interventi per le infrastrutture irrigue, bonifica idraulica e difesa delle esondazioni. Realizzazione di sistema di captazione delle acque disperse in alveo e subalveo, convogliamento e razionalizzazione della risorsa idrica del fiume Trionto con bonifica ambientale e mitigazione del dissesto idrogeologico, in agro dei Comuni di Cropalati, Caloveto, Calopezzati, Crosia, Corigliano-Rossano”.

Sono 9.984.333 in fondi relativi al bando “Interventi di ripristino delle funzionalità del Canale Adduttore Coscile tratto Celimarro-Bacino Cardinosa in agro dei Comuni di Castrovillari e Cassano per migliorare il convogliamento e razionalizzazione della risorsa idrica del bacino del fiume Coscile”, e infine 3.063.003 di euro per “Interventi per le infrastrutture irrigue, bonifica idraulica e bacini montani di accumulo. Interventi di ripristino delle funzionalità dei bacini montani di Sovareta-Foresta per migliorare il convogliamento e razionalizzazione della risorsa idrica in agro dei Comuni di Santa Domenica Talao, Orsomarso e Scalea”.

Si tratta di progetti esecutivi, corredati cioè di tutti i pareri necessari per la effettiva cantierabilità delle opere e corredati anche del voto favorevole del C.T.A. (Comitato Tecnico Amministrativo) del Provveditorato Interregionale per le OO.PP Sicilia-Calabria, che contribuiranno qualora avviati a finanziamento, alla realizzazione nonché al miglioramento funzionale e gestionale di opere assolutamente fondamentali per la nostra regione e per gli agricoltori. Interventi mirati a ridurre e contenere i processi di desertificazione, salvaguardia degli ecosistemi e adattamento ai cambiamenti climatici soprattutto nelle zone a rischio esondazione, nonché soprattutto volti ad ampliare e migliorare il servizio anche attraverso ingenti riduzioni delle perdite con picchi di oltre il 40%.

“Questo è solo il primo grande obiettivo della progettazione raggiunto dai tre Consorzi” affermano con soddisfazione i Presidenti degli Enti consortili Blaiotta, Sciarra e Miceli- che stanno già lavorando per partecipare al prossimo bando di progettazione MIPAAF Sviluppo e Coesione 2014/2020 P-O Agricoltura -Sottopiano 2, per il finanziamento della progettazione integrata strategica di rilevanza nazionale, di cui ancora l’80% è destinato alle Regioni del Sud, che scadrà il 31 dicembre, e rispondere anche ed in particolar modo, alla straordinaria opportunità concessa dal Recovery Fund, il cui cronoprogramma prevede la conclusione degli iter procedurali con l’assegnazione dei lavori entro il 2023 e l’ultimazione delle opere entro il 2026.

“Analogamente i Consorzi dei Bacini Settentrionali e quello dei Bacini dello Jonio Cosentino, stanno già da tempo lavorando anche alla progettazione per gli interventi manutenzione straordinaria e messa in sicurezza sui grandi invasi, rispettivamente Diga di Farneto del Principe e Traversa di Tarsia, a valere su fondi FSC 2014-2020 di cui alla CIPE 54/2016 e CIPE 12/2018, con convenzioni di avvalimento sottoscritte direttamente con la Direzione Generale per le Dighe del MIT i cui primi risultati intermedi, ovvero l’aggiudicazione dei lavori, sono attesi a tutto il 31.12.2021. Anche per questo tipo di interventi, la collaborazione tra gli Enti di Bonifica è stringente e fattiva, ma soprattutto necessaria, giacché gli schemi irrigui sottesi si intersecano e compenetrano in un territorio la cui vocazione agricola è altamente rappresentata e tale per cui, molti ancora potranno essere i riverberi sulle attività imprenditoriali in funzione dei risultati che si potranno portare a compimento, primo tra tutti il collaudo definitivo di queste due importanti opere di accumulo”.