Inizio scuola, gli auguri del presidente della Provincia di Cosenza

Cosenza Attualità

Ai ragazzi augura di “iniziare il nuovo anno scolastico con maggiore consapevolezza: il mondo è cambiato, nelle vostre mani risiede la possibilità di aiutarci a cambiare in meglio”, il presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, che invita i giovani del territorio a non accontentarsi, non omologarsi.

Augura quindi “buon anno scolastico anche ai docenti, ai dirigenti, a tutto il personale Ata: di fronte a voi un compito arduo ma che, siamo certi, assolverete al meglio delle vostre possibilità, sapendo di trovare le porte della Provincia di Cosenza sempre aperte e la nostra Amministrazione dalla parte del diritto allo studio, la conquista più alta dell’umanità”.

Nell’augurio per l’avvio della scuola Iacucci, parla di momento emozionante “dopo la lunga assenza dovuta all’emergenza Covid-19 che abbiamo vissuto e stiamo continuando a vivere. Siamo consapevoli che sarà un anno diverso, sicuramente ci saranno tante difficoltà e incertezze ma siamo fermamente convinti che il mondo della scuola saprà superare gli ostacoli che si dovessero presentare così come ha fatto fino ad ora. Organizzare la ripartenza ha portato tutti ad affrontare e superare sfide complesse che hanno richiesto impegno, abnegazione, competenza e tanto coraggio.

“Noi abbiamo fatto la nostra parte per garantire la ripresa delle attività didattiche in sicurezza e nel pieno rispetto delle misure anti-Covid, ma la vera sfida ora spetta a studenti, docenti, dirigenti e personale Ata, i veri protagonisti della scuola. Da loro deve venire un forte segnale di speranza e di responsabilità a tutto il Paese. L’emergenza non è ancora superata, comprendo ansia e preoccupazioni per le famiglie, bisogna mantenere alta la guardia ma riaprire le scuole è un’iniezione di fiducia. Significa tornare a guardare al futuro dopo mesi scanditi da bollettini e restrizioni.

L’emergenza Covid-19 ci ha trovati impreparati sotto molti aspetti, non solo sanitari. E da qui sono convinto che può venire fuori quella spinta necessaria per cambiare questo Paese. Non dimentichiamo, però, che non esiste cambiamento possibile senza la Scuola e senza fissare come obiettivo primario il diritto alla formazione dei nostri giovani”.