In giro per la Calabria sulle tracce di Giangurgolo

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Sulle tracce di Giangurgolo. Il Primo Capitano della Commedia dell’Arte” è il titolo del progetto che nasce dall’incontro tra Stefano Mauro, attore professionista della compagnia internazionale Aller-Retour Théâtre e Rossella Palamara, esperta in comunicazione e organizzazione teatrale entrambi con una passione comune cioè quella del teatro.

Giangurgolo è la maschera calabrese nata presumibilmente nel contesto del teatro intorno alla prima metà del 1600 a Catanzaro e fa parte come Arlecchino, Pulcinella, Brighella, di quel genere teatrale chiamato “Teatro degli italiani”, o più conosciuta come Commedia dell’Arte.

La maschera nel tempo ha progressivamente subito una trasformazione e ha perso il “ruolo fisso” di Capitano di Commedia per assumere su di sé altre funzioni e ruoli. In alcuni testi si trova un Giangurgolo padre di famiglia, poi servitore o commerciante. È comunque presente nel contesto del carnevale, ma non più nel teatro, soprattutto per merito dell’attore Enzo Colacino.

L’obiettivo del progetto è reinserire la maschera nel panorama della Commedia dell’Arte, affinché, anche all’estero, la Calabria abbia finalmente la sua maschera regionale nel giusto contesto intellettuale e popolare, cioè quello teatrale.

Seguendo la storia di Gianni Rota, il trovatello che diventa poi nobile e crea la maschera di Giangurgolo, nella prima fase del progetto attraverso un’indagine, con documentazione fotografica dei luoghi e registrazioni audio sui racconti popolari, sono stati percorsi i luoghi della maschera. La prima tappa è stata fatta nella città di Catanzaro nella seconda metà di agosto poi, a seguire, tutti i paesi limitrofi dove Giangurgolo ha fatto luogo.

Da questa ricerca fluirà un documentario che rappresenterà un viaggio concreto e realistico ma ha anche un senso simbolico. Dopo la traduzione in francese e spagnolo del documentario, il progetto si concluderà con la realizzazione di uno spettacolo teatrale, dove la maschera di Giangurgolo rappresenterà attraverso un linguaggio di invenzione la cultura calabrese in tutto e per tutto, nei principali teatri e festival estivi in Italia, Francia e Spagna.