Ecodistretto a Mendicino, il sindaco: “Attendiamo ancora risposte”

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Il sindaco di Mendicino, Antonio Palermo, ha scritto una lettera all’assessore regionale all’ambiente per chiedere la costituzione di un eco distretto all’interno del territorio comunale. Ma, come scrive il primo cittadino, non c’è stata alcuna risposta e per questo Palermo ha scritto una nuova lettera all’assessore.

La missiva è stata inoltre inviata al presidente dell’Ato Rifiuti e al Commissario ad acta incaricato, per “ribadire ancora la volontà della Città di Mendicino ad ospitare l’Ecodistretto, mettendo a disposizione dei tecnici regionali e dei tecnici dell'Ato il nostro territorio comunale al fine di studiare e eventualmente individuare un sito idoneo che rispetti tutti i dettami normativi in materia ambientale e di qualsivoglia altra normativa di interesse. Negli ultimi mesi, la Calabria, specie in alcune Città, nonostante la raccolta differenziata realizzata ormai da tutti i Comuni, è stata piena di rifiuti ai bordi delle strade e il problema ogni giorno che passa si fa sempre più drammatico, come ci raccontano quotidianamente le tv e i giornali locali”.

Fortunatamente Mendicino ad oggi non ha risentito particolarmente di tale situazione, non abbiamo avuto i blocchi che abbiamo visto in altre realtà e la raccolta dei rifiuti è continuata con solo qualche rallentamento e intoppo. Ma non possiamo stare tranquilli. Perché come tutti sanno il problema non è la raccolta dei rifiuti ma il loro conferimento, dovuto alla mancanza in Calabria di impianti di riciclo e riutilizzo sufficienti, e se i cancelli dei pochi impianti esistenti restano chiusi noi Comuni non abbiamo dove andare a conferire i rifiuti raccolti”.

Ecco perché Palermo scrive che “dopo tutti i sacrifici fatti dall’amministrazione e dai miei concittadini per passare da un territorio invaso dai rifiuti e con la spazzatura fino al primo piano delle abitazioni ad un sistema di raccolta differenziata spinta, non voglio che la mia Città per problemi sovracomunali abbia rifiuti per strada o non possa raccoglierli perché non abbiamo poi dove conferirli mancando gli impianti necessari”.