Salvini: Sicilia, Calabria e Puglia non siano campi profughi d’Europa

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La Sicilia, la Calabria e la Puglia non devono diventare i campi profughi d'Europa: a campagna elettorale iniziata - a dire il vero ormai da più di qualche settimana - Matteo Salvini insiste sul suo refrain e la fa da Foggia, dove oggi è stato per ufficializzare il passaggio del sindaco Franco Landella da Forza Italia alla sua Lega.

“Felice di accogliere nella Lega sindaco, consiglieri e assessori della città di Foggia. In tutta Italia la nostra grande famiglia continua a crescere. Buon lavoro, avanti tutta!", ha commentato in proposito lo stesso Salvini e festoso sui social.

Durante la visita (domani sarà anche in Calabria per presentare i candidati locali), che ha previsto anche altre due tappe, a Manfredonia e a Trani, il leader del Carroccio ha ribadito che le tre regioni del sud, tra le più “colpite” dagli sbarchi degli immigrati, e non da oggi, siano terre di “bellezza, ricchezza, lavoro e cultura” e che per questo non debbano essere trasformate in centri di accoglienza.

Poi una battuta la Salvini l’ha riservata al suo imminente processo relativo alla vicenda della nave Gregoretti, in cui viene accusato di sequestro di persona per aver trattenuti a bordo della nave militare dei migranti.

Il dibattimento avrebbe dovuto aprirsi il 4 luglio scorso ma che il giudice ha rinviato e ora dovrebbe svolgersi ad ottobre: “Se io andrò a processo a Catania per aver bloccato gli sbarchi - ha sbottato il leader leghista - penso che dopo di me dovranno andare processo quelli che hanno agevolato e organizzato gli sbarchi”.

Qualche parola sulla questione immigrazione, infine, Salvini l’ha voluta dire anche sulla decisione del governatore siciliano Nello Musumeci: “ora chiede il trasferimento degli immigrati dalla Sicilia, dopo che perfino i sindaci di Pd e 5Stelle si sono opposti allo sbarco dei finti profughi. Porti spalancati, sbarchi a raffica, rivolta degli amministratori locali ma nessuna indagine per sequestro di persona”, ha sbottato Salvini.