Puntate illegali in centro scommesse online: assolto il titolare

Cosenza Cronaca

Il Tribunale di Castrovillari, in totale accoglimento delle richieste avanzate dall’Avv. Francesco Nicoletti, ha assolto B.D., imprenditore titolare di un centro scommesse al quale la Procura della Repubblica contestava una serie di ipotesi di reato.

LE ACCUSE

Nello specifico, queste le accuse mosse all’uomo: aver esercitato abusivamente l’organizzazione del gioco del lotto ovvero di scommesse o di concorsi pronostici riservati dalla legge allo Stato o ad enti concessionari e, in particolare, per avere, senza la concessione prevista dal Tulps, svolto attività organizzata al fine di accettare o raccogliere o comunque favorire l’accettazione, anche telematica, di scommesse e per avere effettuato la raccolta o la prenotazione di giocate del lotto, di concorsi pronostici o di scommesse per via telematica o telefonica, in quanto sprovvisto di apposita autorizzazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze-AAMS all’uso di tali mezzi per la predetta raccolta.

I CONTROLLI

Il processo trae origine da un controllo effettuato da militari della Guardia di Finanza nel corso dell’esecuzione di un servizio di polizia economico finanziario, volto a prevenire e reprimere la violazione delle leggi finanziarie.

Nelle immediate vicinanze del locale commerciale di cui era titolare l’imputato venne notato un cliente, poi identificato, con in mano due ricevute relative a scommesse su eventi sportivi.

I militari, dopo essersi qualificati eseibendo le tessere personali di riconoscimento, avevano controllato il cliente e le ricevute delle scommesse trovate in suo possesso. Lo stesso veniva, inoltre, ascoltato a sommarie informazioni e a chiarimento dei fatti.

Durante le operazioni di controllo all’interno dell’attività commerciale i militari constatarono lo svolgimento di un’attività di ricezione scommesse in conto proprio e dietro corrispettivo in contante, direttamente gestita dall’imputato e priva di qualsiasi autorizzazione.

Venne inoltre accertata la totale irregolarità delle ricevute di giocata del cliente e la presenza di un bancone, sempre all’interno del locale, non accessibile al pubblico dove veniva svolta attività commerciale e si rilasciavano dei promemoria di scommesse telematiche, attraverso un personal computer collegato ad una stampante termica, ad occasionali avventori.

Alla richiesta dei militari il titolare non fu in grado di esibire alcuna autorizzazione né titolo concessorio da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze-AAMS, affermando di non aver mai proceduto ad inoltrare richiesta alla Questura competente per il rilascio della licenza.

In conclusione i militari della Guardia di Finanza accertarono che l’imputato avrebbe svolto l’attività di intermediazione in giochi e scommesse pur non avendo le autorizzazioni necessarie.

IL PROCESSO

A seguito della comunicazione della notizia di reato è stato, dunque, instaurato il processo penale durante il quale sono stati escussi i testi dell’accusa, che hanno confermato l’attività di indagine e di sequestro, ed è stata acquisita tutta la documentazione prodotta dalle parti.

Nel corso del dibattimento, inoltre, l’imprenditore si è sottoposto ad esame e sono stati escussi anche i testi della difesa. All’esito dell’istruttoria dibattimentale il Pubblico Ministero ha chiesto la condanna alla pena di sei mesi di reclusione.

Il Tribunale di Castrovillari, al termine della camera di consiglio, in totale accoglimento delle richieste dell’Avv. Francesco Nicoletti ha però assolto l’imputato ordinando il dissequestro e la restituzione a quest’ultimo dei personal computer e di tutto il materiale in sequestro.