Furto in un market ed in pieno lockdown, in carcere i presunti autori

Reggio Calabria Cronaca

Furto aggravato: questa l’accusa contestata a due cittadini stranieri finiti in arresto per mano della polizia di Reggio Calabria. Gli inquirenti contestano ad entrambi di aver eseguito un furto - nella notte del 15 aprile scorso - all’interno di un supermercato di via Reggio Campi del capoluogo.

Le indagini sull’accaduto furono allora avviate dalla Squadra Mobile - sotto le direttive del Procuratore Vicario Gerardo Dominijanni e del Sostituto Paolo Petrolo - immediatamente dopo il fatto ed in sinergia con il primo intervento dei colleghi delle Volanti.

Nel corso degli accertamenti gli investigatori della Sezione Contrasto al crimine diffuso della Mobile hanno acquisito le registrazioni del sistema di video sorveglianza del negozio, e che era nascosto alla vista dei ladri.

L’analisi delle immagini ha così permesso di accertare che il colpo era stato eseguito da due persone, in piena fase di lockdown, e di ricostruire anche la dinamica dell’azione.

Dopo essere entrati all’interno dell’esercizio forzando l’ingresso, i malviventi avevano portato via le casse dei registratori in cui erano contenuti circa 3.300 euro, ma anche diverse bottiglie di liquori e dell’altra merce che era sugli scaffali. Dopo il furto erano così spariti facendo perdere le loro tracce.

Nel corso delle attività di perquisizione, ad uno dei soggetti ritenuti responsabili erano poi stati sequestrati degli indumenti che si riteneva fossero stati indossati durante il colpo.

Sulla base degli elementi raccolti nel corso delle indagini, i presunti autori del furto - identificati in Florin Toader, 30enne di origini rumene e in Traian Grancea, 26enne polacco – sono stati denunciati alla Procura della Repubblica che, ritenuti gravi gli indizi a loro carico e la sussistenza delle esigenze cautelari, g chiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari la misura della custodia in carcere, che è stata eseguita nella giornata di ieri dai poliziotti della Mobile.

Al termine delle formalità gli arrestati sono stati portati nella Casa Circondariale del capoluogo.