Diocesi Crotone-S. Severina, al via fondo solidale e progetto Policoro

Crotone Attualità

Si chiama Talita kum il fondo solidale diocesano che è stato presentato ieri sera nel salone della diocesi di Crotone, dall’arcivescovo, monsignor Angelo Raffaele Panzetta, da don Rino Le Pera della Caritas e da don Pasquale Aceto.

E’ un fondo nato dalla contribuzione del clero crotonese, con l’arcivescovo in prima linea, che servirà, a regime, per sostenere le start up imprenditoriali giovanili del territorio, per i giovani compresi tra i 25 ed i 35 anni.

Ma, non è stata l’unica iniziativa presentata dalla diocesi crotonese. E’ stato, infatti, illustrato anche il bando legato al progetto Policoro, che punta ad educare al lavoro dignitoso, ma anche a formare e informare i giovani.

Si basa sulla sinergia di tre uffici diocesani, vale a dire la Caritas, la pastorale sociale e del lavoro insieme alla pastorale giovanile che accompagneranno i giovani a mettere in pratica le loro idee nel mondo del lavoro. In questo modo la stessa diocesi, con i suoi uffici, si tramuterà in un vero e proprio incubatore di idee imprenditoriali, seguendo le linee già adottate per lo sperimentato incubatore di comunità.

Lo scopo del progetto, con la rete che è costruita intorno, è sempre quello di accompagnare le iniziative imprenditoriali giovanili, per rispondere, come ha sottolineato l’arcivescovo, alla fame di lavoro che ha il territorio.

Un altro aspetto illustrato è quello relativo al bando, i cui estremi e contenuti sono sul sito della diocesi, per la formazione di un operatore di comunità, che avrà un regolare contratto di un anno, estensibile a tre.

Ed ancora, illustrate le borse di studio dell’istituto nazionale per l’educazione e la promozione cooperativa (Inecoop) dell’importo di 3.120 euro che consentirà un percorso di formazione per un totale di 600 ore divise in varie fasi.

Infine, è stato annunciato che sarà lanciato anche progetti di accompagnamento all’internazionalizzazione delle piccole imprese con un partenariato americano e l’associazione Sabir.