Campana (Verdi): in piena crisi economica e ambientale gli eletti pensano ai vitalizi

Calabria Politica
Giuseppe Campana

“In piena crisi scatenata dall’emergenza coronavirus da un’assise del consiglio regionale, i cittadini calabresi si aspettavano delle misure di diverso tipo volte a sostenere le famiglie, i lavoratori, le piccole e medie imprese che a fatica stanno cercando di riprendere la loro attività dopo il periodo di chiusura o che venisse affrontata la questione emergenza rifiuti che da anni attanaglia tutta la Calabria. Invece, mentre i cittadini hanno serie difficoltà economiche e le imprese sono colpite duramente dalla crisi, mentre non sappiamo più dove mettere la spazzatura - se non in discariche che continuano ad avvelenare la nostra terra, le nostre acque deturpando la bellezza della nostra Regione - per gli eletti calabresi l’unica urgenza è provvedere alla vecchiaia degli ex consiglieri.” - È quanto dichiara in un comunicato stampa Giuseppe Campana – commissario Federazione Verdi-Europa Verde Calabria -

“La regione Calabria - si legge - nella riunione del 26 maggio ha infatti approvato una legge che introduce la possibilità di maturare un vitalizio mensile a partire dai 65 anni, anche per consiglieri che non hanno completato la legislatura o che, per qualsiasi ragione, decadono. Uno scenario questo che si “illustra da sé” uno dei più spiacevoli e imbarazzanti del Consiglio regionale calabrese.”

Avremmo voluto conoscere il contenuto di questa modifica della legge regionale votata all’unanimità, in soli due minuti e senza discussione, in barba alle esigenze dei cittadini calabresi, - scrive Campana - gli stessi che oggi guardando al futuro vedono un domani incerto segnato della crisi e dai sacrifici da fare per non perdere il lavoro. E invece, in merito, si continuano a leggere dichiarazioni contrastanti da parte degli eletti, il che alimenta dubbi e sospetti in relazione all’opportunità e alla bontà di questa legge - rispetto alle esigenze lamentate dai cittadini calabresi - anche in vista del fatto che si sta cercando di correre ai ripari con una seduta straordinaria fissata per mercoledì 3 giugno con un solo punto all’ordine del giorno, ovvero l’abrogazione totale della legge incriminata e approvata all’unanimità. Tra l’altro, se pur il consiglio regionale ha deciso di fare marcia indietro, è inaccettabile e preoccupante, in ogni caso, il fatto che la legge di cui si discute sia stata votata all’unanimità nonostante alcuni consiglieri regionali abbiano poi ammesso che non sapevano nemmeno ciò che stavano votando.”

“Una cosa è certa - scrive ancora Campana - e non potrà essere abrogata con la seduta del 3 giugno: la legge votata dal consiglio regionale nella seduta di martedì 26 maggio ha a che fare con l’indennità degli ex consiglieri regionali, e questo ci basta per esprimere tutto il nostro disappunto. Che si tratti di vitalizi, di trattamento di fine mandato o di indennità contributiva per noi è irrilevante, in un momento come questo la regione Calabria ha ben altre emergenze da affrontare che sembrano essere passate in secondo piano a Palazzo Campanella nella seduta del 26 maggio.”

“In un momento storico come quello che stiamo vivendo - conclude Campana - occorre grande senso di responsabilità: in tal senso ricordiamo agli eletti che il mandato che è stato loro assegnato dai calabresi comporta che facciano unicamente gli interessi della Calabria e dei calabresi e non i propri.”