Giordano (Idv): Il Consiglio regionale si occupi del problema carceri

Calabria Politica

«I dati allarmanti sulla situazione carceraria in Calabria sono sotto gli occhi di tutti». È quanto afferma il consigliere regionale dell’Idv Giuseppe Giordano. «Le organizzazioni sindacali – prosegue Giordano – denunciano ormai da tempo l’insostenibilità della capacità ricettiva delle strutture carcerarie calabresi che riguardano una popolazione di 3.316 persone,a fronte di una capienza regolamentare di 1885, con una media dell’indice di sovraffollamento regionale al 77,3% che pone la Calabria al terzo posto delle regioni con il più alto tasso di sovraffollamento penitenziario. Concordiamo con i rappresentanti sindacali, nella loro analisi e sulle richieste che quotidianamente avanzano al ministro Alfano». «In passato – sostiene ancora Giordano – avevamo denunciato la situazione del costruendo carcere di Arghillà, a Reggio, degli sprechi perpetrati e sulla mancata previsione di un suo completamento nell’attuale piano carceri e rimarcavamo l'importanza di intervenire anche sulle strutture esistenti ormai in stato di degrado e di abbandono, ma il governo mostra poca attenzione. Eppure negli ultimi anni, grazie al duro lavoro del compianto Provveditore regionale Paolo Quattrone, il Sistema Penitenziario calabrese aveva compiuto passi importanti; inoltre era stata realizzata un’attenta allocazione della popolazione detenuta attraverso una ridefinizione dei circuiti detentivi di alta sicurezza, media sicurezza, con una particolare attenzione alle donne ed ai disagiati psichici realizzando anche un apposito reparto di osservazione psichiatrica presso nella Casa Circondariale di Reggio». «Prendendo atto dell’impegno del Presidente del consiglio regionale in un recente incontro con il sindacato – sostiene ancora Giordano – chiediamo che, oltre alla lettera di sensibilizzazione al Ministro Alfano, si possa dedicare uno specifico spazio all’interno di una seduta consiliare dedicato ai problemi sollevati dalle organizzazioni sindacali e sollecitare la Giunta, per come richiesto in sede di Conferenza regionale volontariato giustizia acchè si istituisca al più presto la figura del garante dei diritti dei detenuti»