Costumi arbëreshë, Vaccarizzo Albanese: 30 mila euro dalla Regione

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"Eventi storicizzati, 30 mila euro per la Rassegna dei Costumi Arbëreshë 2020. L’appuntamento con l’identità e la tradizione che si rinnova da ben 38 edizioni consecutive nel caratteristico e distintivo Salotto Diffuso di Vakarici è stato inserito dalla Regione Calabria nell’elenco degli eventi ammissibili a finanziamento."

È quanto fa sapere il Sindaco di Vaccarizzo Albanese, Antonio Pomillo esprimendo soddisfazione a nome dell’Amministrazione Comunale e dell’intera comunità del piccolo centro italo-albanese per il risultato ottenuto che fotografa e valorizza l’importante impegno storico consolidatosi sulla promozione intelligente del patrimonio identitario e che consentirà – scandisce – di impreziosire ulteriormente la programmazione socio-culturale annuale ed il complessivo progetto di comunicazione strategia e marketing territoriale del borgo arbëreshë.

Con la sua forma quasi circolare, con centro sulla sommità di una collina, un autentico salotto-diffuso, Vakarici traduce la sua proiezione simbolica e la sua capacità emozionale ed attrattiva in due marcatori identitari distintivi: un’unica strada principale, Udhë e Rea che attraversa il paese. A partire da questa ogni breve tratto cede sempre lo spazio a slarghi e piazzette, circoscrivendo e denominando la zona secondo la toponomastica arbëreshe. E poi le due chiese, attigue e comunicanti, di S.Maria di Costantinopoli e della Madonna del Rosario. Attorno ad esse si è sviluppato il Centro Storico con i palazzi signorili. Entrambe risalenti al XVII secolo sono iconicamente affacciate sul salotto lastricato in lucida pietra locale della piazza-salotto intitolata all’illustre vaccarizziota Pasquale SCURA: magistrato, uomo di profonda cultura e dalla chiara matrice democratica e liberale, già Ministro di grazia e giustizia e degli affari ecclesiastici con Garibaldi, al quale si deve la formula “L’Italia una e indivisibile”.

A Palazzo Cumano, tra i più antichi, ha sede il prestigioso Museo del Costume e degli Ori Arbëreshe. Esso custodisce parte di quel prezioso patrimonio artigianale collettivo, simbolo forte di identità e di appartenenza, gelosamente tramandato di generazione in generazione. In passato ambitissima dote di ogni ragazza, diventa protagonista ogni anno con costumi provenienti da numerose comunità arbëreshe di un’attesa tre giorni di festa e sfilate nel borgo.

Un evento, quest’ultimo, distintivo – conclude Pomillo – che anche grazie al sostegno della Regione Calabria continuerà a rappresentare uno degli strumenti più importanti ed efficaci nello sforzo comune di fare di Vaccarizzo Albanese ed in generale degli scrigni identitari custoditi in tutto l’entroterra una destinazione turistica sostenibile e fruibile 365 giorni l’anno.