VvF. Referenti Usb avviano sciopero fame e sete: grandissimo segnale per sblocco corsi

Calabria Attualità

Stamani i referenti sindacali e Vigili del Fuoco operativi aderenti all’Unione Sindacale di Base (Carmelo Barbagallo e Alfredo Abate USB VV.F. Sicilia - Francesco Cutruzzulà, Silipo Giancarlo e Giuseppe Laurenzano USB VV.F. Calabria - Raffaele Rota USB VV.F. Campania - Francesco Bitetto USB VV.F. Puglia - Giovanni Terella USB VV.F. Lazio) hanno svolto a livello pubblico lo sciopero della fame e della sete tramite condivisione social.

Nella stessa diretta i lavoratori che combattono hanno messo il sigillo ed hanno lanciato un grandissimo segnale che si deve tramutare in atti concreti fino a chiudere con il precariato nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

Grandissima la solidarietà da parte della cittadinanza e dei giornalisti, i quali gli stessi giornalisti hanno tempestato di telefonate il Dipartimento ed il Ministero per avere delle risposte su questi lavoratori che stavano manifestando per tutta una categoria.

“Il risultato – informano con una nota dal Coordinamento Regionale USB VV.F. Calabria - è stato che solo per quest’anno devono partire tre nuovi corsi da Vigili del Fuoco, per un totale di circa 700 unità da assumere a corso, ma l’amministrazione sta aspettando direttive dal Governo per potere dare il via alle prove, visite mediche, ecc.., ma soprattutto e che ci saranno nuovi fondi per l’anno prossimo, per le assunzioni nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Nello stesso tempo non ci illudiamo dei soliti impegni a parole,- precisano dall’Usb - poiché ora la nostra amministrazione ed il Governo dovrà mettere tutto nero su bianco, per quello riferito pochi istanti fa, in caso contrario se tutto ciò non avverrà, tendiamo a precisare che siamo pronti ad intraprendere un nuovo fronte di lotta, alzando sempre di più il tiro e soprattutto rivendicando per le strade i diritti dei Vigili del Fuoco che devono garantire la sicurezza, la prevenzione e la salvaguardia di ogni singolo cittadino. Infine per essere democratici – concludono - vogliamo dire che sono le cose molto piccole a dare forma alle grandi cose e noi lavoratori combattenti dal cuore grande non finiremo mai di lottare per la libertà e la conquista di tutti.”