Riparti Calabria, Callipo: dopo 10 giorni niente bandi, “almeno si dia ascolto agli esclusi”

Calabria Attualità
Pippo Callipo

“Avevamo detto che avremmo atteso i bandi per capire meglio come siano strutturati gli aiuti economici previsti dalla Regione con il piano “Riparti Calabria” (QUI) ma, a distanza di dieci giorni, ancora nulla.

È quanto afferma Pippo Callipo, capogruppo di “Io resto in Calabria” in Consiglio regionale, riferendosi alle risorse annunciate giorni addietro dalla governatrice Santelli per sostenere l’economica regionale “flagellata” dopo il lungo lockdown dovuto ll’epidemia di Covid.

Il primo annuncio, quello dei 150 milioni di euro - sbotta Callipo - risale in verità al primo aprile, mentre il 7 maggio scorso la presidente della Regione nella sua prima conferenza stampa in Calabria garantiva che in brevissimo tempo le due misure da 40 e 80 milioni di euro sarebbero diventate operative attraverso i bandi”.

“Invece - aggiunge - le promesse sono state ancora una volta disattese; le imprese ad oggi hanno a disposizione un solo avviso, per altro in prei nformazione, e nulla di più».

Il leader di Iric fa dunque notare che ciò non corrisponda “alla tempestività e alla concretezza che la Giunta regionale aveva annunciato” ma si augura che questi ritardi “almeno servano a prendere in considerazione le posizioni critiche espresse in questi giorni da diversi rappresentanti delle organizzazioni di categoria, del mondo sindacale e delle professioni”.

Per Callipo i requisiti richiesti desterebbero infatti molte perplessità: dall’obbligo del Durc per “assicurare di trovarsi in regola circa gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali”, a quello di far certificare da un professionista iscritto agli Albi il fabbisogno di liquidità determinatosi per effetto dell’emergenza per il periodo di sospensione delle attività.

“Per non parlare dell’iniquo sistema di invio telematico basato sul Click day, che - dice il rappresentante dell’opposizione - già si è rivelato nefasto in altre analoghe circostanze, e dell’inopportuno richiamo al dovere del beneficiario di adeguarsi a regole specifiche relative alla visibilità e all’immagine del progetto, che verranno fornite dalla Regione Calabria”.

Inoltre, cosa che Callipo sostiene di aver fatto notare fin da subito, la dotazione finanziaria: per il capogruppo di Iric infatti “basterà a dare un bonus di 2mila euro ad appena 20mila imprese sulle circa 109mila attive in Calabria, e per altro solo tra quelle che abbiano un fatturato compreso tra 5mila e 150mila euro per il 2019”.

“Insomma - prosegue - molti rimarranno esclusi, le risorse verranno polverizzate e distribuite senza alcuna proporzionalità e le procedure previste rischiano di rivelarsi tutt’altro che snelle e semplificate”.

Non esattamente quello che si voleva far credere. Ora almeno – conclude Callipo – si sfruttino i ritardi per confrontarsi con le parti sociali e con gli ordini professionali e correggere il tiro revisionando il bando”.