Operazione Tisifone, fioccano le condanne per le cosche del crotonese

Crotone Cronaca

Diciotto condanne per un totale di quasi 160 anni di carcere ed una sola assoluzione. Il pm della distrettuale Paolo Sirleo, nel gennaio scorso, ne aveva chiesti invece 300 di anni di reclusione (QUI).

È quanto ha deciso il Gup Teresa Guerrieri nell’ambito del procedimento scaturito dalla nota operazione Tisifone (QUI) che nel dicembre del 2018 inferse un duro colpo alle cosche della ‘ndrangheta del Crotonese, in particolare quelle di Papanice, Isola Capo Rizzuto e Petilia Policastro (QUI), e che secondo gli inquirenti avevano creato quello che fu definito allora come una sorta di asse criminale nella provincia e localizzato nel perimetro geografico compreso tra i due comuni e la popolosa frazione del capoluogo pitagorico.

Un’area in cui la ‘ndrangheta da decenni ha sempre manutenuto un incontrastato dominio, soprattutto con le cosiddette locali di Isola e Petilia e la cosca dei Megna: famiglie note alle cronache come quelle dei Grande Aracri, Arena, Nicoscia, Megna, Manfredi, Gentile, che sarebbero state legate da un unico filo denominatore, ovvero l’assoggettamento del territorio imposto con l’uso delle armi e dell’omertà.

Si arriva oggi e dunque ad un primo risvolto processuale che confermerebbe le tesi della Dda di Catanzaro. Un solo assolto, come dicevamo, e si tratta di Tommasino Ierardi, di cui l’accusa aveva invece chiesto 16 anni di reclusione, mentre le condanne sono fioccate per Salvatore Capicchiano, a 14 anni (20 anni la richiesta); Antonio Capicchiano, 14 anni (20 anni la richiesta); Antonio Nicoscia, 12 anni (10 anni la richiesta); Santo Claudio Papaleo, 12 anni (16 anni e 8 mesi la richiesta).

Ed ancora: Orlando Capicchiano, 11 anni e 4 mesi (16 anni la richiesta); Rosario Curcio, 10 anni (16 anni la richiesta); Rocco De Vona, 10 anni (16 anni la richiesta); Gianfranco Calabretta, 9 anni e 4 mesi (14 anni la richiesta); Antonio Manfredi, 8 anni e 4 mesi (12 anni la richiesta); Giuseppe Giardino, 8 anni e 4 mesi (12 anni la richiesta); Giovanni Muccari, 8 anni e 4 mesi (12 anni la richiesta).

Inoltre, Salvatore Arena, 8 anni, un mese e 10 giorni (12 anni la richiesta); Francesco Macrillò, 8 anni (12 anni la richiesta); Antonio Nicoscia, 8 anni (20 anni la richiesta); Seyum Brook Asrat, 5 anni, 4 mesi e 4mila euro di multa (10 anni e 8 mesi la richiesta); Antonio Lentini, 4 anni, 8 mesi e 3.333 euro di multa (10 anni e 6 mesi la richiesta); Carmine Serapide, 2 anni e 8 mesi (10 anni la richiesta). Altri due degli imputati hanno scelto invece il rito ordinario, si tratta di Giuseppe e Antonio Gentile.