Ordinanza Santelli, Lega Rosarno: “Pieno sostegno alla presidente”

Reggio Calabria Politica

La Lega sostiene la presidente della Regione Calabria, Jole Santelli. E fa di più, ha espresso vivo apprezzamento per le misure assunte dalla governatrice, bollando come “strumentali” le polemiche cascate a pioggia su di lei.

Così per il gruppo consiliare del partito facente capo a Matteo Salvini di Rosarno (composto da Giacomo Francesco Saccomanno, Enzo Cusato, Alex Gioffrè, Giusy Zungri) la Santelli “ha fatto bene ad anticipare l’apertura. Certo, è indispensabile che vi siano dei controlli e che le persone -che hanno dimostrato molta maturità- continuino a rispettare i puntualmente limiti di legge. Quindi, mascherine, guanti, distanze e non assembramenti. Con tali accorgimenti, che serviranno per moltissimo altro tempo, si dovrà convivere e cercare di andare avanti”.

Ma la Lega di Rosarno chiede alla presidente di “controllare l’afflusso che vi sarà nel ritorno di tanti calabresi nella nostra regione, ricordando che non sono sufficienti 14 giorni di quarantena, in quanto il virus ha dimostrato di avere una maggiore sopravvivenza nelle persone”.

E poi ancora complimenti per l’azione della presidente della Regione, grazie alla quale per la Lega di Rosarno “Calabria è rimasta quasi immune dalla pandemia” e “non certo per le sole parole di Conte” m anche “per l’arguzia e la prontezza della nostra presidente della Giunta Regionale. Stesso discorso per la famosa fase 2. Tante parole del Governo, ma niente fatti. Chi non è morto di coronavirus rischia di morire di fame. Specialmente in una regione come la Calabria che vive di turismo ed agricoltura e, quindi, spesso di rapporti contrattuali in nero. Ebbene, tutte queste persone, come anche le piccole attività di ristorazione, bar, pizzerie, pesca, non hanno alcuna garanzia e i pochi sostegni solo previsti dal Governo non solo non sono adeguati per la maggioranza, ma escludono queste”.

La Lega ricorda dunque che “i casi di coronavirus in Calabria sono stati quelli di ritorno a causa di un’azione scellerata, sotto l’aspetto della comunicazione, del Governo che ha lanciato un allarme pubblico facendo scappare le persone dalla Lombardia e dal nord Italia”.