Sorpreso con armi e Vespe di dubbia provenienza: fioraio in carcere per i suoi hobby illegali

Reggio Calabria Cronaca

Armi e Vespe: sono queste le due passioni che hanno portato in carcere un fioraio roccellese di 39 anni, D.M., accusato di porto e detenzione illegale di armi da sparo e ricettazione.

L’arresto è scattato nella mattinata di sabato scorso, 2 maggio, quando i Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica - impegnati in un servizio di perlustrazione del territorio - hanno fermato il giovane mentre, alla guida di un furgone, percorreva a forte velocità una stradina di campagna, in località Franciullo.

Al momento del controllo il 39enne non sarebbe riuscito a trovare delle valide risposte alle domande poste dai militari che, ancora più insospettiti, hanno deciso di perquisire attentamente il furgone.

I sospetti si sono rivelati più che fondati: infatti, sotto il sedile del mezzo era nascosta una pistola Browning Arms Compamy calibro 22 con 15 proiettili cal. 7,65.

Perquisita anche l’abitazione dell’uomo, i carabinieri hanno rinvenuto, all’interno di una stalla, poggiata su un tavolo da lavoro, una pistola Police, calibro 8, priva di matricola e smontata in più parti.

Inoltre, in un garage in uso alla famiglia dell’arrestato sono state trovate cinque Vespe Piaggio d’epoca di cui tre di proprietà di un 54enne, fioraio, senza targhe e documenti e pertanto di dubbia provenienza, una di proprietà di un 26enne, e una dello stesso D.M., ma entrambe con il telaio punzonato.

Per il giovane sono scattate inevitabilmente le manette e, dopo le formalità di rito, è stato associato presso il carcere di Locri.