Danni in agricoltura: la Giunta di Cassano chiede lo stato di calamità

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NUOVA GIUNTA COMUNALE DI CASSANO ALL'IONIO

La Giunta Municipale di Cassano All’Ionio, riunitasi sotto la presidenza del sindaco Gianni Papasso, ha licenziato la richiesta di stato di calamità naturale e l’attivazione delle misure di sostegno anche per il COVID-19, indirizzata alle autorità nazionali e regionali ai fini del riconoscimento su tutto il territorio comunale, al fine di poter disporre ogni misura per sostenere il settore agricolo.

Facendo riferimento alla legislazione nazionale, regionale e al testo unico degli enti locali, a sostegno dell’istanza è stato evidenziato che il persistere dello stato di siccità, conseguenza delle scarsissime precipitazioni per tutto l’inverno trascorso e la primavera in corso, ha compromesso seriamente l'annata agraria e di conseguenza non consente alle aziende agricole di ricavare le scorte indispensabili per i prossimi mesi estivi e autunnali.

L’emergenza legata al COVID-19, è stato, inoltre, rimarcato dall’esecutivo locale, ha aggravato la situazione del settore agricolo, che rappresenta una filiera centrale nell’attuale momento storico. Nell’atto, si sottolinea che a causa dell’emergenza COVID-19 con apposita ordinanza sindacale emanata l’8 marzo scorso, è stato attivato il Centro Operativo Comunale (C.O.C.). L’iniziativa istituzionale, è stata dettata, anche, dalle reiterate segnalazioni in tal senso pervenute dagli allevatori ed agricoltori e dalle organizzazioni di categoria, che hanno manifestato il disagio per i gravi danni arrecati dalla siccità e della sopraggiunta emergenza legata al COVID-19, che ha comportato un grave danno alla produzione incrementandone in costi col rischio di pregiudicare l’esistenza anche di alcune attività.

Copia dell’atto deliberativo per il riconoscimento dello stato di calamità naturale, reso immediatamente esecutivo, è stato trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero dell’Interno, alla Presidenza della Regione Calabria, alla Prefettura e al Dipartimento Regionale della Protezione Civile, ciascuno per la propria competenza, e per l’attivazione di tutti gli interventi atti a rimuovere le situazioni di grave disagio verificatesi.