Le Lampare denunciano Feltri: “I meridionali sono inferiori” ... e stanchi!

Calabria Attualità
Vittorio Feltri

Quanto affermato da Vittorio Feltri, lo scorso 21 Aprile, nel corso della trasmissione "Fuori dal coro", certo non è passato inosservato.

L'associazione Le Lampare ha deciso di andare oltre alle osservazioni, adoperandosi affinché le parole del direttore di "Libero" non passino alle cronache - come troppo spesso avviene nel nostro Paese (ovviamente non solo per quanto riguarda Feltri) in televisione o sui social - indisturbate.

Nella giornata di ieri, su mandato del presidente dell' associazione "Le Lampare", l'Avv. Guido Perri ha depositato un atto di denuncia-querela presso la Questura di Bologna, nei confronti del giornalista Feltri, contestando il carattere discriminatorio - ritenuto penalmente rilevante - della condotta del giornalista nei confronti dei meridionali.

L' associazione eccepisce che “il direttore Feltri, intervenendo come ospite in una trasmissione televisiva - raggiungibile da una moltitudine indefinita di soggetti -, si sia lasciato andare a dichiarazioni irricevibili e non più accettabili in un Paese, peraltro, che mai come ora avrebbe bisogno di unità e coesione”.

A nulla sembrano essere valse le dichiarazioni dello stesso Feltri pronunciate nei giorni successivi all'accaduto - con le quali il giornalista asseriva di riferirsi nell'occasione ad una "inferiorità" economica del sud Italia - e ritenute da "LE LAMPARE" forzate e più che altro circostanziali.

Le Lampare sostengono essere “indispensabile e improrogabile un presidio serrato e trasversale dei livelli essenziali di professionalità e contegno civile nel fondamentale ambito della comunicazione nel nostro Paese dato l'impatto che essa ha sulla popolazione”.

Le Lampare precisano che alla base della loro azione “non v'è alcun afflato campanilista o di aprioristica difesa nei riguardi del meridione; si tratta piuttosto di un' azione tesa a contestare ogni atteggiamento che anche in senso lato possa istigare alla discriminazione razziale, specie in un periodo in cui il Paese tutto è provato da una forte emergenza sociale, economica e sanitaria”.

In questo senso, l'associazione Le Lampare auspica che episodi del genere non abbiano a ripetersi: il dibattito pubblico, specie se affidato a professionisti della comunicazione, deve seguire principi democratici e non certo denigratori.

“Ci è parso dunque doveroso - chiosano "Le Lampare" - non solo verso la nostra gente ma, soprattutto, verso l'intelligenza dell'intero Paese, denunciare quanto accaduto nelle sedi opportune sperando che, dove non arriva il buon senso, arrivi la giustizia.”