Il coronavirus ha fermato i riti della settimana Santa di Pasqua di Rossano

Cosenza Attualità Antonio Le Fosse

Il Coronavirus ha fermato i riti della Settimana Santa di Pasqua ed i tradizionali “Fuochi di San Marco” a Rossano. Due eventi che, come ogni anno, richiamano migliaia di persone nell'incantevole centro storico bizantino. Durante la Settimana Santa si rinnovano i riti con le diverse “Vie Crucis Viventi” già dalle prime luci dell'alba dove, il Venerdì Santo, il devoto turno, con la croce in spalla, percorre le vie del suggestivo borgo antico di Rossano in cui vengono rappresentate le 14 Stazioni che riguardano la Passione di Cristo.

Nel pomeriggio, invece, si partecipa, con grande fede e devozione, alla tradizionale “Processione dei Misteri” con al seguito diverse autorità (civili, militari e religiose) e di numerosi fedeli. Annullati anche i tradizionali “Fuochi di San Marco” che, come di consueto, vede la partecipazione di tanta gente, proveniente anche dai diversi comuni dell'intera fascia jonica cosentina e non solo, per ammirare i numerosi falò allestiti nelle piazze e nei tanti quartieri del centro storico bizantino in cui si rinnova una tradizione secolare legata al terremoto che avvenne a Rossano, tra il 24-25 aprile, nel lontano1836.

Quest'anno, visto che gli eventi socio-culturali e religiosi sono stati annullati a causa del Covid-19, il sindaco Flavio Stasi ha voluto accendere, nella serata di venerdì 24 aprile, un falò simbolico, nel Chiostro di Palazzo San Bernardino, nel segno del ricordo e per non dimenticare.