Reggio. Vandali nella sede della Fondazione Falcomatà, bruciati documenti e foto

Reggio Calabria Cronaca

Si sono introdotti nei locali della Fondazione “Italo Falcomatà” e hanno bruciato foto, lettere, album, documenti, e rotto vetri, imbrattato muri, divelto alcune porte, distrutto targhe e premi, portando via alcune medaglie e due computer pieni di documenti storici e di cataloghi della biblioteca. Così il sindaco di Reggio Calabria, nonché figlio di Italo, ha sporto denuncia.

“A chi ha fatto tutto questo – ha detto il primo cittadino – vorrei dire che non ha offeso solo la memoria di un uomo, di mio padre, non ha colpito la mia famiglia o la Fondazione che porta il nome di Italo Falcomatà. Ma ha offeso un luogo che è simbolo di un’intera comunità, ha offeso i cittadini di Reggio Calabria e un pezzo della storia della nostra città e del patrimonio culturale, politico ed amministrativo che appartiene a tutti noi”.

Immediati gli attestati di solidarietà da parte del mondo della politica. Giunta comunale di Reggio e l’assessore Irene Calabrò si sono stretti intorno al sindaco, così come l’Anci giovani reggina, l’associazione Anassilaos, l’associazione Nuova solidarietà. La Federazione provinciale reggina del Partito Socialista Italiano esprime solidarietà al Sindaco Giuseppe Falcomatá, ed alla famiglia, per l'atto vandalico compiuto presso la sede della Fondazione Falcomatà. solidarietà è stata espressa anche dal coordinamento reggino di Libera, l'associazione di don Luigi Ciotti e la sezione di Reggio dell'Arci.

Colpisce e indigna la devastazione subita dalla Fondazione dedicata ad Italo Falcomatà. Un uomo, un politico la cui memoria è profondamente legata alla città dal chilometro più bello d’Italia e alla Calabria tutta”. Queste le parole della presidente della Regione, Jole Santelli.

“Alla signora Rosa, che presiede la Fondazione e alla famiglia il senso della mia vicinanza in questo triste momento unitamente all’invito a continuare nel ricordo di Italo, che fu simbolo della Primavera di Reggio. A me piace ricordarlo con le sue stesse parole “Io non mi piegherò ma tu, Dio mio, dammi il coraggio di affrontare la sera”. Parole che oggi risuonano più che mai attuali”.

Dura condanna al gesto anche da parte del commissario Massimo Ripepi e dal Coordinamento e i Circoli della Federazione Città Metropolitana di Fratelli d'Italia.

(ultimo aggiornamento 13.31)