Emergenza. Cigs in Calabria: oltre 14mila richieste, emessi decreti per oltre 4 mila lavoratori

Calabria Attualità

Sono state 14225 le pec con la richiesta di cassa integrazione arrivate alla Regione: di queste sono state istruite 1.967 domande, emessi decreti per 1.416 aziende e 4.135 lavoratori.

Sono i dati emersi nella sede della Regione Calabria in occasione di un incontro con l’assessore regionale al Lavoro Fausto Orsomarso e i Segretari Generali delle Organizzazioni Sindacali Regionali: Angelo Sposato della Cgil; Tonino Russo, Cisl; Santo Biondo, Uil; Ornella Cuzzupi, Ugl; Antonio Lento, Confsal; e Giuseppe Mazzei, Cisal.

Durante l’incontro, Orsomarso ha illustrato le linee guida del Piano Riparti Calabria, in corso di definizione, individuato come primo strumento operativo per fronteggiare l’attuale fase emergenziale con un impegno di spesa di 150 milioni.

Le parti hanno convenuto di proseguire con un tavolo di confronto permanente con l’intera rappresentanza del mondo del lavoro (associazioni imprenditoriali e dei lavoratori maggiormente rappresentative), utile all’avvio della Fase 2, che consenta la ripresa delle attività in sicurezza, partendo da un Piano per il lavoro che punti alla tutela dell’occupazione, alla creazione di nuova occupazione, all’emersione del lavoro non regolare, al superamento del precariato regionale, al potenziamento di strumenti di agevolazione e di attrazione degli investimenti, con particolare riferimento alla Zes.

Ma non solo, perché i sindacati intendono definire un Piano per il contrasto all’Emergenza e per la Fase 2 attraverso un utilizzo efficace delle risorse derivanti dalla riprogrammazione dei Fondi Strutturali 2014-20 non soggetti ad impegni di spesa vincolanti, con l’obiettivo prioritario di sostenere sanità, lavoratori, famiglie, imprese.

Da qui la necessità di definire misure efficaci a difesa dei livelli occupazionali, per evitare che, esaurita la fase di ricorso agli ammortizzatori sociali, ci sia un ulteriore drammatico impoverimento della base occupazionale calabrese, con particolare riferimento ai settori maggiormente esposti.

Le parti hanno ritenuto utile partire dalla riorganizzazione e potenziamento dell’offerta sanitaria regionale, necessaria a garantire il pieno rispetto dei LEA, con i necessari investimenti in personale e tecnologie, insieme ad una azione di monitoraggio delle Rsa e della sanità privata; ma anche accelerare le procedure di erogazione ai lavoratori della Cig in Deroga, con la richiesta che il Governo Nazionale assegni ulteriori risorse utili a garantire tutta la platea degli aventi diritto.

Per le parti è anche necessario riprogrammare le risorse comunitarie, del Patto per la Calabria e del Fondo di Sviluppo e Coesione che preservi addizionalità e allocazione regionale delle risorse, concentrando gli interventi su sanità, lavoro, famiglia, imprese.

Ma anche adottare interventi che si integrino con le misure previste a livello nazionale, coprendo le platee oggi escluse da benefici e rafforzando le misure per aiutare le famiglie calabresi, lavoratori, pensionati, lavoratori autonomi, in difficoltà.

Le parti ritengono necessaria l’adozione di misure finalizzate a consentire una ripresa delle attività produttive nel pieno rispetto del Protocollo anti contagio sulla salute e sicurezza dei lavoratori.