Cane ucciso a Scandale: “Ibis” Crotone condanna il gesto e ringrazia Carabinieri

Crotone Attualità

Il presidente dell’associazione “Odv circolo Ibis” di Crotone, Girolamo Parretta, si è complimentato col comandante della stazione dei Carabinieri di Scandale a seguito dell’intervento compiuto lo scorso lunedì, quando una pattuglia della locale Stazione ha individuato e poi denunciato un 86 del luogo che trasportava sul proprio mezzo un cane meticcio, ucciso poco prima a colpi d’arma da fuoco.

Al di là dell’encomiabile impegno straordinario profuso dai carabinieri e dalle altre Forze dell’ordine del territorio nel fare rispettare le misure di contenimento dal contagio Covid-19, tale intervento assume un’importanza particolare in considerazione del fatto che arriva a sanzionare, finalmente, uno dei tanti comportamenti arcaici condotti a scapito degli animali e della natura per mano di una sparutissima (per fortuna) parte della popolazione di alcune zone rurali del Crotonese e della Calabria; e anche perché il periodo dell’anno verso cui andiamo incontro ci chiama, storicamente, a interventi su fauna in pericolo.” Dichiara in una nota Parretta, che aggiunge: “ Il riferimento è agli incendi provocati dai proprietari di agri (spesso anziani) che, per rendere i campi “puliti” e più velocemente pronti alla lavorazione, bruciano le sterpaglie, rimanenze del raccolto effettuato in precedenza al loro interno. I danni, però poi li producono anche e soprattutto all’esterno. Sono queste, infatti, le prime e più pericolose fonti di incendio nel Crotonese e in Calabria che mettono in serio pericolo la vita degli esseri umani, ma più spesso degli animali e della natura circostanti. Circolo “Ibis” di Crotone – conclude - condanna questo tipo di approccio al naturalismo e annuncia la conduzione di una seria battaglia contro questo tipo di comportamenti.”

Sulla vicenda avvenuta a Scandale, il Circolo Ibis sta reperendo informazioni sull’accaduto e valuta l’opportunità di costituirsi eventualmente parte civile qualora si procedesse contro l’uomo in ambito giudiziario.