“È a rischio contagio”: il presunto boss lascia il carcere e va ai domiciliari

Catanzaro Cronaca

Era finito in carcere a maggio 2015, a seguito dell’operazione Andromeda (QUI), ma adesso, il presunto boss Vincenzino Iannazzo, 65 anni, detto “il moretto”, ritenuto il capo dell’omonimo clan, ha lasciato il carcere per il suo stato di salute che risulta incompatibile con l’emergenza da coronavirus.

La Corte d’Appello di Catanzaro, su richiesta dei legali di fiducia di Iannazzo, ha deciso per gli arresti domiciliari dell’uomo con l’applicazione del braccialetto elettronico.

Iannazzo, come scrive il consulente tecnico nella sua relazione “presenta un deficit immunitario che lo pone fortemente a rischio di infezione al Covid-19”. Il 62enne lascia così il carcere di Spoleto, in Umbria, “regione particolarmente esposta all’epidemia” e fa ritorno a casa.

L’operazione “Andromeda” è scattata il 14 maggio 2015 contro i clan Iannazzo-Cannizzaro-Daponte e alcuni imprenditori ritenuti collusi, ed è stata condotta dalla Squadra mobile e del Gico della Guardia di Finanza (QUI).