Csv e Terzo Settore indirizzano lettera a Gallo e Santelli: ‘adottare fondo di solidarietà'

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Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera che il Centro Servizi per il Volontariato “Aurora” della provincia di Crotone e il Forum Terzo Settore provinciale di Crotone intende rivolgere al presidente della Regione Calabria e all’Assessore alle Politiche Sociali della Regione Calabria Gianluca Gallo con specifiche richieste per poter svolgere le attività di volontariato in massima sicurezza.

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“Sono tempi difficili quelli che stiamo vivendo e per questo prima di ogni cosa sentiamo la necessità di ringraziare il personale sanitario che in tutta Italia, in Calabria e a Crotone si sta prodigando per salvaguardare e prendersi cura della salute di tutti noi, mettendo a rischio la propria incolumità personale con grande spirito di sacrificio e senso del dovere.

E’ in questi momenti che la solidarietà, l’aiuto, il sostegno reciproco diventano pratiche fondamentali per rafforzare la coesione sociale e, soprattutto, per tutelare chi oggi si trova, suo malgrado, a vivere condizioni di disagio, isolamento ed indigenza particolarmente gravi.

Il volontariato, quella dimensione di coscienza sociale fatta di slancio, di passione, di responsabilità e competenza, oggi è più che mai protagonista della battaglia che tutti stiamo combattendo, ciascuno con il proprio contributo, per ritornare il più presto possibile alla normalità e per tutelare tutti coloro che si trovano in estrema difficoltà, non solo dal punto di vista sanitario.

Le organizzazioni di volontariato e tutti gli altri enti del terzo settore devono essere messi nelle condizioni di poter continuare a svolgere nel migliore dei modi le attività di solidarietà e di mutuo soccorso programmate a supporto delle fasce deboli della popolazione in via sussidiaria rispetto a quanto le istituzioni preposte già stanno facendo per le nostre comunità, possibilmente in modo coordinato ed in conformità alla disposizioni varate dal Governo, dalla Regione Calabria e da tutti gli altri enti ed istituzioni chiamati a gestire l’emergenza.

In particolare si fa riferimento a tutte quelle attività rivolte a quanti sono impossibilitati a muoversi dal proprio domicilio (anziani, disabili, malati, persone in condizioni di particolare disagio o non autosufficienza) per soddisfare tutti i bisogni di prima necessità, ad esempio con consegne a domicilio di alimenti e farmaci, senza dimenticare i senza fissa dimora, i migranti, coloro che si trovano in centri di assistenza.

Ai volontari e agli operatori sociali, che rappresentano una risorsa fondamentale per rispondere fattivamente alle esigenze delle nostre comunità, bisogna ulteriormente agevolare la possibilità di svolgere i servizi di assistenza domiciliare, di assistenza alle persone ospiti di strutture residenziali socio assistenziali e/o socio educative (comprese residenze protette, case famiglie, centri antiviolenza, ecc..), di operare in strutture di accoglienza, di prestare la loro opera in ambito penitenziario, di operare nell’ambito del soccorso e della gestione dei servizi di teleassistenza, solo per citare alcuni settori d’intervento.

Bisogna sempre di più mettere in campo procedure semplificate per garantire la mobilità dei volontari e degli operatori sociali nel territorio di riferimento ed in relazione all’approvviggionamento di farmaci, alimenti, DPI e beni di prima necessità essenziali per l’espletamento del servizio.

E’ necessario individuare le più opportune forme di raccordo con le organizzazioni di volontariato e gli enti del terzo settore operanti nel territorio in modo da effettuare una programmazione adeguata dei servizi e delle attività, anche quelli in regime di convenzione, attraverso il coordinamento essenziale della Regione Calabria, dei Comuni e delle Province di riferimento e con l’adozione di specifiche procedure amministrative finalizzate a garantire l’erogazione delle risorse necessarie alla prosecuzione dei servizi anche in questo stato emergenziale, fornendo adeguato sostegno alle categorie vulnerabili.

E’ fondamentale che tutto avvenga nel pieno rispetto delle norme in vigore e con tutte le tutele ed i dispositivi di protezione previsti. Bisogna, altresì, chiedersi sin da ora quello che accadrà sapendo che, sconfitto il coronavirus, nulla sarà come prima e che occorre attivarsi tempestivamente per sostenere tutti quei nuclei familiari e tutte quelle persone che a distanza di molti giorni dall’inizio dell’emergenza sanitaria, del cosiddetto “lockdown”, già stanno subendo gravi ripercussioni economiche, psico-sociali e culturali.

E’ con questa consapevolezza che riteniamo fondamentale fare in modo che le attività di volontariato, di solidarietà e di mutuo soccorso possano proseguire senza soluzione di continuità ed in modo coordinato con tutte le procedure messe in campo dal Governo.

Per questo motivo ed in relazione a quanto sopra richiamato chiediamo alla Regione Calabria, nella persona del Presidente Santelli, di attivare un tavolo “a distanza” di coordinamento con gli Enti locali e gli Enti del Terzo Settore, di adottare nuove ed eccezionali iniziative con i relativi provvedimenti normativi per affrontare questa emergenza, come ad esempio un fondo di solidarietà straordinario, affinché l’attività di volontariato possa proseguire in piena sicurezza, con le risorse adeguate e con la massima efficacia anche nella nostra Calabria”.