Covid, Coldiretti: “Filiera del latte in caduta libera, stop al prodotto straniero”

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Filiera del latte in caduta libera. È la denuncia di Coldiretti che definisce “inaccettabile che alcuni caseifici stiano comunicando l’abbassamento del prezzo pagato agli allevatori”.

Per questo motivo Coldiretti, ha chiesto “l’intervento della Regione Calabria a tutela delle aziende agricole del comparto, 320 nella regione e la maggioranza a conduzione familiare, che ogni anno producono 2mila quintali di latte al giorno e svariati tipi di formaggio di cui alcuni di origine protetta. La stessa situazione si sta verificando anche nel comparto ovi-caprino. Certamente sono crollati i consumi di bar, alberghi e ristoranti e i prezzi sono in caduta libera, tanto è che diversi produttori di latte parlano di crisi nera”.

All’assessore l’associazione ha chiesto di “attivarsi al più presto presso i Ministeri dell’Agricoltura e della Sanità affinchè rendano disponibili al più presto i nomi delle imprese che importano latte e i quantitativi di prodotto importato, utilizzato per fare mozzarelle e formaggi freschi e stagionati da rivendere sotto la copertura di marchi calabresi; è assurdo che, in questo delicato momento, ci siano alcuni caseifici che continuano ad importare latte anziché valorizzare la produzione del nostro territorio”.

Chiede poi una “cabina di regia e il regista non può che essere l’assessore Gallo, al quale chiediamo di convocare la filiera produttiva del settore lattiero-caseario affinchè nell’immediato ci siano garanzie per il ritiro e la composizione del prezzo per il pagamento del latte ai produttori e altre forme di sostegno quali il latte agli indigenti, oltre allo stoccaggio pubblico e privato. La stessa cabina di regia anche – aggiunge Aceto - con la GdO e D.O. affinchè prediligano approvvigionamenti di prodotti fatti con latte calabrese”.