Fratelli scompari in Sardegna. Svolta nelle indagini, fermati padre e figlio

Vibo Valentia Cronaca

C’è stata una volta nella indagini sulla scomparsa in Sardegna dei due fratelli originari del vibonese, Davide e Massimiliano Mirabello, rispettivamente di 40 e 35 anni, di cui non si hanno più notizie dal 9 febbraio scorso (QUI).

I carabinieri hanno fermato e portato in carcere, all’alba di stamani, due allevatori di Dolianova, Joselito Marras di 52 anni e suo figlio Michael, di 27, ora indiziati di omicidio.

Secondo la tesi degli investigatori padre e figlio, proprietari di un terreno vicino ai casolari dove vivevano i due fratelli, con quest’ultimi avrebbero avuto diversi contrasti.

Un serie ritorsioni che avrebbero visto i due fermati incendiargli un capanno e un motocarro o, addirittura, uccidergli un cane. Nell’autunno del 2018, poi, avvenne un pestaggio ai danni di Michael Marras, da parte di più persone, per il quale vennero indagati proprio i Mirabello e un loro conoscente.

Utile alle indagini per identificare i presunti assassini dei fratelli calabresi sono delle tracce di sangue (QUI) trovate nell’immediatezza della loro scomparsa sull’asfalto della strada obbligata che dal casolare dove vivevano conduce in paese. Nei paraggi fu rinvenuta anche l’auto, data alle fiamme, dei Mirabello e lungo la stessa strada vi è il fondo dei Marras.

A febbraio gli inquirenti sequestrarono a padre e figlio un’auto, una Fiat Panda, oltre a tre paia di scarpe e ad alcuni attrezzi da lavoro, tra cui anche una roncola e una mazza di legno.

Nei paraggi dell’auto della vittima, inoltre, i carabinieri trovarono un paio di guanti intrisi di sangue. Il tutto è stato inviato al Ris, il Reparto investigazioni scientifiche dell’Arma, per eseguire tutti i riscontri biologici e proprio grazie gli esami degli specialisti hanno stabilito che il sangue ritrovato sulla strada appartenga ai Mirabello.

Intanto proseguono le ricerche per ritrovare i corpi dei due fratelli, che finora non hanno dato esito positivo, nonostante gli investigatori abbiano setacciato gran parte delle campagne limitrofe a Dolianova, perlustrando porcilaie, pozzi, vasconi e qualsiasi possibile anfratto.