Regione. Salta di nuovo l’assise, Consiglieri temono per la loro salute e chiedono la videoconferenza

Calabria Politica

L’emergenza legata al Coronavirus che ha già portato ad una riconvocazione del Consiglio Regionale - inizialmente in programma per lo scorso 9 di marzo e poi anch'essa rinviata - “suggerisce oggi l’adozione di analogo provvedimento o, in alternativa, la definizione di modalità ed accorgimenti consoni a tutelare la salute pubblica per la seduta del 18 marzo”.

Poche righe per sostenere la propria proposta, ovvero ed in pratica, quella di 18 consiglieri neoeletti nelle fila della maggioranza di centrodestra che hanno “fermato” anche la riunione (la prima della legislatura) dell’assise regionale fissata per oggi, adducendo a motivazione, e come dicevamo, un “aggravamento della situazione sanitaria pubblica, segnata dal moltiplicarsi dei casi di contagio, dall’accertamento dei primi decessi e dal bisogno di dar corso alle molteplici iniziative di contrasto programmate in via d’urgenza”.

In parole povere, mentre l’Italia tutta, così come la Calabria, vive in “quarantena” ma attività commerciali, produttive e istituzionali continuano ugualmente a lavorare, a rischio della propria salute, per assicurare i servizi essenziali alla nazione, i nostri consiglieri regionali temono per la loro di salute.

Timore sacrosanto e giustificabile ma che cozza violentemente con le esigente e le aspettative di un territorio che - soprattutto in questo momento di crisi - ha ancora più bisogno di un governo forte e risoluto, per condividere scelte, iniziative e proposte emergenziali.

I consiglieri hanno proposto quindi di aggiornare la seduta di oggi ad altra data, almeno una settimana più in là, così che la stessa si possa organizzare in videoconferenza e attivando anche delle modalità tecniche che consentano la “regolarità e la segretezza del voto” e ferma restando, bontà loro!, “la piena disponibilità a svolgere il lavoro d’Aula in tutta serenità more solito, qualora le condizioni sanitarie pubbliche e la normativa correlata dovessero conoscere evoluzioni in senso migliorativo e meno restrittivo”.

La richiesta di rinvio - “sottoscritta peraltro dalla maggioranza dei componenti dell’Assise”, come ha fatto sapere l’ufficio stampa del Consiglio Regionale - è stata avanzata nella tarda serata di ieri da Giovanni Arruzzolo (Forza Italia), Pierluigi Caputo (Santelli Presidente), Giacomo Pietro Crinò (Casa delle libertà), Antonio De Caprio (Forza Italia), Gianluca Gallo (Forza Italia), Domenico Giannetta (Forza Italia), Filippo Mancuso (Lega), Clotilde Minasi (Lega), Pietro Santo Molinaro (Lega), Luca Morrone (Fdi), Giuseppe Neri (Fdi), Nicola Paris (Udc), Filippo Maria Pietropaolo (Fdi), Vito Pitaro (Casa delle libertà), Pietro Raso (Lega), Raffaele Sainato (Fdi), Domenico Tallini (Forza Italia), Sinibaldo Esposito (Santelli Presidente).