Potabilizzazione: approvato progetto preliminare per Pozzo Lo Caso e Marina di Sibari

Cosenza Infrastrutture

La giunta municipale di Cassano all’Ionio, riunitasi sotto la presidenza del sindaco Gianni Papasso, assistita dal segretario Ciriaco Di Talia, ha discusso e approvato, il Progetto preliminare relativo ai lavori di completamento degli impianti di potabilizzazione dell’acqua di Marina di Sibari e del Pozzo Lo Caso in Sibari.

L’elaborato tecnico è stato redatto dall’ingegnere Luigi Serra Cassano, responsabile dell’Area Tecnica dell’ente locale. Prevede una spesa complessiva di 448 mila euro a cui si farà fronte con i due contributi concessi dal Ministero dell’Interno negli anni 2018 e 2019, pari ad 281.580,90 euro disponibile in bilancio, mentre la differenza, ad oggi non disponibile di 166.419,10 euro sarà impegnata successivamente e contestualmente all’adozione della determina di aggiudicazione dei lavori, tenendo anche conto delle economie che si avranno dal ribasso d’asta, su apposito capitolo di bilancio comunale.

Nel deliberato, è stata demandata al Responsabile del Settore Area Tecnica, l’adozione di ogni ulteriore atto consequenziale per l’affidamento degli incarichi tecnici necessari alla progettazione definitiva ed esecutiva, nonché della realizzazione dei successivi lavori. Copia della deliberazione, resa immediatamente esecutiva, è stata trasmessa sia al Settore Area Tecnica che al Settore Finanziario. Il programma di interventi prevede il completamento dell’impianto di potabilizzazione a servizio del Villaggio Turistico di Marina di Sibari e di quello a servizio della frazione di Sibari e contrade limitrofe (Pozzo Lo Caso), che devono essere inquadrati nello spirito delle norme relative all’attuazione della direttiva CE in tema di qualità delle acque destinate al consumo umano, che stabiliscono le caratteristiche che deve avere un acqua per essere considerata potabile ed essere erogata alla popolazione come tale.

L’applicazione delle norme e delle direttive contenute nella legge, infatti, comporta che i due impianti di trattamento dell’acqua emunta dai pozzi già esistenti nelle località in questione, vengano necessariamente completati sia nella parte che riguarda l’impiantistica che in quella strutturale, mediante la realizzazione di nuove vasche di contatto e di accumulo.