Quarantena a casa? Il Comune di Rende consiglia dieci libri da leggere

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La cultura ci salverà. Ne è certa l’assessora del comune di Rende Marta Petrusewicz che, in epoca di epidemie, manda in quarantena noia, apatia, social, fake news e consiglia alla comunità letture in forma di decalogo.

Il rinvio, la scorsa settimana, degli eventi e delle manifestazioni culturali in città”, dice l’assessora alla cultura, “è oggi seguito dalla chiusura al pubblico anche dei musei e delle biblioteche. Questa quarantena della cultura organizzata è un’occasione nell’ambito domestico per leggere, ascoltare musica, vedere vecchi film”. Ecco una manciata di letture narrative che vertono attorno al tema di virus ed epidemie:

  • Tucidide, “La peste di Atene”, parte di La guerra di Peloponneso, che molti ricorderanno dagli anni della scuola. Racconta dell’epidemia di peste nel V secolo AC.
  • Giovanni Boccaccio, Decameron, durante la peste che imperversa a Firenze (e in tutta l’Europa) nel 1348, un gruppo di dieci giovani donne e uomini, si ritirano a Fiesole e raccontano storie.
  • Alessandro Manzoni, Promessi sposi, un’altra lettura scolastica da rinfrescare, racconta la peste a Milano nel 1632.
  • Albert Camus, La peste, ambientata in Orano, Algeria, negli anni 1940’, una straordinaria riflessione allegorica sulla diffusione del male.
  • Eugène Ionesco, Il rinoceronte, scritto alla fine degli anni ’50, racconta della strana epidemia di “rinocerontite” (metafora per la tentazione totalitaria) che si diffonde man mano in tutta la Francia.
  • Gabriel Garcia Màrquez, Cent’anni di solitudine, non epidemia ma pioggia: a Macondo piove interrottamente per quattro anni, undici mesi e due giorni – come si vive in isolamento?
  • Gabriel Garcia Màrquez, L’amore ai tempi del colera, dopo cinquant’anni, l’amore trionfa tra due settantenni, liberati dall’epidemia di colera dalle convenzioni sociali.
  • José Saramago, Cecità, in una città mai nominata, si diffonde una strana epidemia di cecità che fa vedere tutto solo in bianco.

Dieci letture, dunque, per dare forma e sostanza a questo tempo sospeso. Il cibo per la mente è necessario per alimentare buonsenso e responsabilità.