Sicurezza e ambiente a Corigliano-Rossano, Fna a Stasi: “istituire imposta scopo“

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Mario Smurra

“L’ignoranza o la scarsa conoscenza dei fatti prestano il braccio a facili fraintendimenti che, specie sui social, vengono ingigantiti come nel caso del cane rinvenuto morto vicino ad un cassonetto con una corda al collo. La tutela e salvaguardia dell’ambiente è una battaglia condotta ad armi impari contro chi abbandona quotidianamente rifiuti sul territorio comunale facendo, in particolar modo delle periferie, delle vere e proprie discariche a cielo aperto. Episodi comunque criminali come quelli verificatisi negli ultimi tempi minano ogni giorno la sicurezza dei cittadini. Per questi motivi è quanto mai necessario adottare strumenti utili che ostacolino il diffondersi del malcostume e dell’illegalità, a partire dall’installazione diffusa di telecamere sul territorio comunale.”

È quanto sollecita il vice segretario nazionale della Federazione Nazionale Agricoltura (FNA) Mario Smurra che riconoscendo la necessità di importanti investimenti economici finalizzati a mettere in atto una operazione di vasta portata fa pubblicamente appello al Sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi ed all’Amministrazione Comunale affinché verifichino la possibilità di istituire un’imposta di scopo.

“Che gli enti locali siano a corto di fondi e di personale – aggiunge Smurra – è un drammatico dato di fatto con il quale siamo abituati a convivere ormai da anni. Ma non è e non può essere più la risposta che – scandisce – un cittadino e contribuente può continuare a sentirsi ripetere, da nessun comune ed in nessun territorio. Per un solo anno e sostenuta a partire da determinate soglie (medio-alte) di reddito".

"Sono, queste, per il vice segretario nazionale della FNA, tempi e criteri di partecipazione ad una forma di tassazione speciale che potrebbe servire – sottolinea ancora – a rimpinguare le casse comunali ed a garantire l’erogazione di servizi importanti per la Città che vive ad oggi diverse emergenze: dalla viabilità compromessa alla carenza di controllo sul territorio passando dalla salvaguardia dei beni pubblici da atti vandalici. La nostra – conclude Smurra – vuole soltanto essere proposta e un contributo che fa tesoro di quanto già sperimentato in altri territori. “