Sfratto per il “Vitulus”, Codacons chiama a raccolta i catanzaresi: diventi monumento permanente

Catanzaro Attualità

Il “Vitulus” di Catanzaro è vicino allo sfratto per la scadenza della concessione rilasciata dal Comune. Il termine è previsto per la giornata oggi e il Codacons chiede nell’immediato il rinnovo della concessione per consentire di procedere agli adempimenti burocratici per regalare, in modo definitivo, l’opera alla città. L’Associazione chiama a raccolta i catanzaresi per tempestare di richieste gli Uffici Comunali “affinché la città si appropri della sua identità”.

“Vogliamo che Vitulus diventi un monumento permanente - scrive in una nota il Codacons – e che l’opera rimanga nel luogo in cui si trova: a guardia di una delle antiche porte. È fondamentale che la città si riappropri delle proprie origini, della propria identità. Non possiamo attendere la morte del grande Nuccio Loreti per valorizzare le sue opere, come accaduto per altri artisti nati nella nostra città. Vogliamo che chiunque giunga a Catanzaro sappia che questa terra diede il nome all’intero paese”.

Vitulus – ovvero vitello, toro – rievoca le antiche popolazioni che abitavano la città e che adoravano, appunto, un vitello. I Vituli finirono per dare nome a tutta la penisola, mutuando il nome con cui i greci li indicavano, ovvero Italói.

“Non pensiamo che i costi e gli indispensabili interventi di manutenzione – sostiene Francesco Di Lieto – possano rappresentare un ostacolo. In fondo a Catanzaro abbiamo sprecato più di 80mila euro per apporre degli inutili paletti. Paletti tanto preziosi che dopo appena qualche giorno sono stati divelti e resi inutilizzabili. Uno sperpero incredibile ma tollerato. Eppure con quella cifra potremmo non solo regalare Vitulus alla città ma anche curarne la manutenzione a vita”.

Da qui l’appello di tempestare gli uffici comunali affinché la città si appropri delle proprie origini e della propria cultura. “Mandiamo tantissime mail – chiede il Codacons – scrivendo soltanto “Vitulus è nostro” all’indirizzo Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ”.