Traffico di coca dal Sudamerica, catturato il latitante Domenico Romeo

Reggio Calabria Cronaca

È terminata la latitanza di Domenico Romeo, 40enne che era ricercato dal luglio dell’anno scorso, quando la Dda di Genova emise anche a suo carico un ordine di arresto, in carcere, per traffico internazionale di stupefacenti aggravato dalle finalità mafiose nell’ambito dell’indagine “Buon vento genovese” (QUI) condotta dalla Guardia di Finanza del capoluogo ligure.

Con un’operazione congiunta i Carabinieri della Compagnia di Palmi, dello Squadrone Cacciatori Calabria, del Gico delle fiamme gialle genovesi e dei loro colleghi di Reggio Calabria, domenica scorsa è stato individuato in un’abitazione di Sant’Eufemia d’Aspromonte.

Dopo aver completamente circondato l’area, nella mattinata dello stesso giorno è scattato il blitz che ha permesso di sorprendere Romeo nell’appartamento dove è stato trovato in compagnia della moglie, del figlio minorenne e di altri familiari.

Aperta lui stesso la porta, il 40enne, vistosi ormai alle strette, non ha opposto resistenza comprendendo subito che oramai la sua fuga era finita.

Romeo, che ha alle spalle diversi precedenti per traffico di stupefacenti, secondo le indagini della Dda ligure sarebbe stato al centro di un ingente traffico internazionale di cocaina.

Le investigazioni, condotte dalla Guardia di Finanza genovese, sono partite nella primavera del 2019 quando un indagato venne localizzato in Colombia mentre contrattava l’acquisto di un grosso carico di coca con esponenti dei cartelli del narcotraffico sudamericano.

Le investigazioni successive permisero di sequestrare nel porto di Genova ben 368 kg di polvere bianca, purissima, del valore di circa 100 milioni di euro, e di catturare un altro 40enne, Antonio Alvaro, ritenuto affiliato alla cosca di ‘ndrangheta degli Alvaro di Sinopoli e beccato con dei documenti falsi. Insieme a quest’ultimo furono fermati anche un 30enne incensurato, Rodolfo Militano, ed un 51enne, Filippo Ierinò, mentre per Romeo furono avviate le ricerche su scala internazionale (QUI).

La cattura del latitante è stata possibile grazie alla cooperazione tra i diversi Reparti dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, che hanno collaborato sinergicamente nelle attività di ricerca e di arresto del ricercato, che si era rifugiato proprio nel territorio aspromontano storicamente controllato dall’agguerrita cosca dei “signori della montagna”, dove è stato però scovato grazie alla presenza capillare dell’Arma e alla determinante specificità dello Squadrone Eliportato dei Cacciatori, uomini in grado di operare in difficili contesti come, appunto, quello aspromontano.

Romeo, al termine delle formalità, è stato trasferito nel carcere di Reggio Calabria-San Pietro dove resterà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.