Li chiudono nel box e gli danno il fuoco, tragedia sfiorata a Sovico per tre calabresi

Calabria Cronaca

Poteva essere una tragedia, una fatto comunque raccapricciante: tre persone, due uomini rispettivamente di 33 e 50 anni ed una ragazza giovanissima, di 19 anni, rinchiusi da qualcuno, sotto la minaccia delle armi, dentro un box a cui è stato appiccato fuoco.

Il fatto è avvenuto a Sovico, piccolo centro nella provincia di Monza Brianza.

Sono state le urla dei tre, che da quanto appreso sono di origini calabresi, ad allarmare i vicini che hanno subito chiamato le forze dell’ordine. Sul posto sono arrivati i carabinieri di Biassono e della Radiomobile di Monza. I militari, visto il fumo uscire dal box, hanno subito forzato la saracinesca e portato fuori i tre, mentre altri loro colleghi hanno cercato di spegnere il fuoco con un estintore in dotazione e con un altro preso in prestito da una ditta vicina.

I malcapitati, feriti, sono stati subito accompagnati in ospedale: al 50enne, L.D. le sue inziali, sono state diagnosticate ustioni al volto, alle mani, al torace e a una gamba (ora si trova ricoverato nel Niguarda di Milano). L’altro uomo, di 33 anni, P.M., è rimasto invece ustionato alle mani, alle gambe e al volto ed al momento è assistito nell’ospedale San Gerardo di Monza. Situazione molto meno grave, fortunatamente, per la giovane 19enne, che ha inalato del fumo ed è stata portata nell’ospedale di Desio.

Intanto sull’accaduto stanno cercando di far luce i carabinieri del capoluogo. C’è da comprendere se chi ha agito avesse avuto realmente l’intenzione di uccidere i tre o se il gesto sia stato “solo” un qualche avvertimento.

Come dicevamo, da quanto appreso le vittime sarebbero di origini calabresi, di loro solo uno era effettivamente nella via dove è avvenuto il tutto, via Giovanni da Sovico 45, nel pieno centro della cittadina, mentre le altre due, fra cui la 19enne, erano ospiti ed arrivate da un paio di mesi dalla Calabria, da cui pare fossero fuggite dopo aver subito altri atti intimidatori.