‘Ndrangheta in Valle d’Aosta, presunto boss chiede annullamento. Tribunale rigetta richiesta

Calabria Cronaca

Bruno Nirta, uno degli imputati principali all’udienza preliminare dell’inchiesta “Geenna” sulla presenza della ‘ndrangheta in Valle d’Aosta (QUI) ha chiesto di annullare il capo d'accusa nei suoi confronti.

Il suo legale, Luigi Tartaglino, ha avanzato la proposta sostenendo che i Pm della procura piemontese hanno chiesto il rinvio a giudizio senza prima interrogare l’imputato, come era stato richiesto. Questo perché Nirta, in quel momento, era in carcere e la stessa struttura aveva trasmesso la comunicazione dopo 5 giorni.

Tuttavia i giudici hanno rigettato l’istanza della difesa di dichiararne la nullità per ragioni di procedura e hanno quindi considerato valido il capo d’accusa per Nirta.

Nello stesso procedimento i magistrati hanno chiesto cinque rinvii a giudizio alla fine dell'udienza preliminare. Il provvedimento riguarda l’ex consigliere regionale Marco Sorbara, l’ex consigliere comunale ad Aosta Nicola Prettico, l’ex consigliere comunale a Saint-pierre Monica Carcea, il ristoratore Antonio Raso e l’ex dipendente del Casinò, Alessandro Giachino.

Il processo comincerà ad Aosta l'11 marzo mentre la Regione Valle d'Aosta si è costituita parte civile a Torino.