Bimbi maltrattati all’asilo, condannate a quattro mesi due maestre di Cotronei

Crotone Cronaca

La richiesta dell’accusa era di due anni di reclusione, ma il Tribunale di Crotone ha deciso invece per quattro mesi ed altrettanti di interdizione dall’insegnamento, ridimensionando la pena da maltrattamenti ad abuso di mezzi di correzione e rigettando anche le domande di risarcimento presentate dalle parti civili, quattordici in tutto, che si erano costituite.

Arriva oggi, dopo oltre due anni, così, la sentenza (inflitta dal giudice Marco Bilotta) sul caso delle due maestre di un istituto Statale per l’Infanzia di Cotronei, nel crotonese, che a fine aprile del 2017 vennero “sospese” dopo che una indagine dei carabinieri portò alla luce dei presunti casi di maltrattamenti ai danni dei piccoli alunni della scuola (QUI).

Allora le insegnanti vennero interdette fino al termine dell’anno scolastico in corso, dopo essere state raggiunte da un’ordinanza emessa dal Gip del capoluogo, su proposta della Procura, ed eseguita dai carabinieri di Petilia Policastro.

Ad entrambe si contestava di aver, appunto, maltrattato i propri alunni, ragazzini di un’età di circa tre anni, con vessazioni e prevaricazioni continue, procurandogli anche delle sofferenze e delle umiliazioni.

Le indagini, eseguite al tempo anche con l’installazione nell’asilo di un sistema video, avrebbero fatto ritenere agli inquirenti che i bimbi venissero presi ripetutamente a schiaffi, a calci alle gambe, strattonati violentemente, tirati per i capelli, graffiati e, addirittura, anche minacciati di morte.

Gli uomini dell’arma sostennero anche che le maestre gli lanciassero zaini e scarpe fuori dall’aula o che i bimbi venissero rinchiusi, sebbene per brevi periodi, in un’aula buia in fondo al corridoio della scuola.

Il tutto venne documentato dagli investigatori che avevano raccolto le dichiarazioni di diversi genitori portando ad emergere un quadro che definirono allora come “inquietante”. Le indagini partirono proprio da diverse denunce degli stessi genitori.