La Provincia di Crotone cerca un Direttore Generale, insorgono le Sigle: inopportuno sotto elezioni

Crotone Politica

La pubblicazione sul sito istituzionale della Provincia di Crotone di uno schema di avviso per conferire l’incarico di direttore generale dell’ente intermedio, dal costo annuo di circa 100 mila euro, è bastata a far insorgere le Sigle sindacali pitagoriche.

In particolare, la Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, rappresentate rispettivamente da Francesco Grillo, Luigi Tallarico e Gaetano Papaleo, oltre a dirsi “costernate” dalla notizia, puntano l’indice sul fatto che un tale “avviso” sia stato deciso proprio durante il periodo di campagna elettorale (il prossimo 26 gennaio si voterà infatti per le Regionali) arrivando a definirlo di “di dubbia legalità” ma, sottolineano, “di assoluta ed inequivocabile inopportunità” se non finanche “spregiudicato”.

“Chiunque abita e vive in questo comprensorio - sostengono i sindacati - sa che l’ente provinciale dal 2014 è diventato un carrozzone che non eroga alcun servizio, che non riesce a riparare nemmeno una buca sulle tante strade di proprietà che conducono ai 26 paesini e frazioni del nostro territorio, ed i sindaci lo sanno bene (compresi quelli che fanno parte dello stesso consiglio provinciale)”.

Una Provincia, aggiungono Grillo, Tallarico e Papaleo “che, a malapena, riesce ad erogare gli stipendi ai 100 e passa dipendenti attualmente in organico” e che si “si sobbarca l’onere di retribuire 4 dirigenti ad incarico fiduciario, nominati ricorrendo al famoso art. 110 del TUEL che tanto ha fatto discutere, in primis gli scriventi”.

“Ora, con inqualificabile superficialità e senza arrossire nemmeno un po’ - aggiungono dalla Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl - ci accingiamo a nominare un Direttore Generale per coordinare ed amministrare il nulla, senza contare che, circa dieci giorni fa, nell’ambito della Contrattazione Integrativa Aziendale, la parte pubblica riteneva inopportuno applicare l’istituto delle progressioni orizzontali ai dipendenti del comparto, contrattualmente prevista, nell’ambito dei vari istituti che mirano ad incentivare e motivare il personale dipendente”.

Questa scelta di una “nuova nomina”, che le sigle definiscono “improvvisa”, avverrebbe “mentre davanti al portone d’ingresso - sbottano - campeggiano le bandiere del sindacato confederale a simboleggiare uno stato di agitazione in corso, mai revocato dopo un tentativo di conciliazione esperito in prefettura, stante lo stato cronico di difficoltà finanziarie”.

Grillo, Tallarico e Papaleo, in pratica, temono che “alla base di questa ‘incomprensibile volontà’ dovesse esserci una ragione elettorale, pensiamo che essa non potrà trovare alcun consenso se non quello isolato del ‘predestinato’ e della sua corte”.

Rumors farebbero ritenere che l’identikit della figura di Direttore Generale potrebbe difatti essere quella di un esponente del Pd e per così “dire” vicino alla “linea morbida” nei confronti dell’ex maggioranza che ha governato fino a qualche settimana fa la città.

Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, quindi, chiedono al vice-presidente facente funzioni della Provincia di Crotone, un confronto sindacale nel tentativo, “che speriamo si trasformi in certezza”, affermano Grillo, Tallarico e Papale, di convincerlo che si sarebbe “immesso in una strada tortuosa e piena di ostacoli che potrebbe condurla verso mete da Lei stesso non preventivate”.