Cittadino somalo rapinato e malmenato a Catanzaro Lido: due arresti

Catanzaro Cronaca

Gli agenti della Squadra Mobile - con l’ausilio delle Volanti e del Commissariato Sezionale di Lido - hanno arrestato i due uomini ritenuti i responsabili di una rapina e del pestaggio di un cittadino somalo avvenuto il 19 ottobre scorso nei pressi di un bar di Catanzaro Lido.

In seguito all’accaduto, dopo il primo intervento della volante, le indagini della Mobile hanno permesso di identificare L.C.M., di 38 anni, e C.G., di 23 anni, ed acquisire tutti gli elementi per permettere alla Procura di richiedere ed ottenere dal Gip la misura cautelare in virtù della quale i due indagati, rintracciati uno nel quartiere Lido e l’altro a Santa Maria, sono stati arrestati e condotti presso la casa circondariale di Catanzaro.

Nella mattina di sabato scorso, in esecuzione della misura cautelare richiesta dalla Procura di Catanzaro (Caldarelli) e disposta dal Giudice per le indagini preliminari, è così scattato l’arresto per L.C.M. con l’avviso orale del Questore in atto e con pregiudizi di polizia per lesioni, tentato omicidio, e per C.G., per violenza sessuale, oltraggio a pubblico ufficiale, minacce e danneggiamento, oltre che lesioni personali con l’aggravante specifica della discriminazione razziale.

La vittima venne colpita alla testa con una bottiglia di vetro e subito dopo con un bicchiere e poi derubato della somma di 50 euro, ma sarebbe stata anche pesantemente insultata per la sua origine straniera, tanto da indurre l’Autorità Giudiziaria a contestare ai due, appunto, l’aggravante della discriminazione raziale.

L’episodio per il quale è finito in manette C.G., non sarebbe tuttavia l’unico nel quale sarebbe stato coinvolto nelle ultime settimane poiché – informano gli inquirenti - sempre a Catanzaro Lido, nei giorni scorsi, si sarebbe reso responsabile di altri fatti violenti commessi all’interno di locali pubblici, dove avrebbe preteso di non pagare quanto consumato o comunque avrebbe avuto atteggiamenti aggressivi nei confronti dei titolari o di altri avventori. Per questi fatti sono tuttora in corso indagini che potrebbero portare ad ulteriori contestazioni.

In considerazione della loro pericolosità sociale, già in precedenza gli arrestati erano stati destinatari di misure di prevenzione disposte dal Questore di Catanzaro.