Basta Vittime SS 106: “mortalità, irraggiungibile l’obiettivo europeo 2020”

Cosenza Infrastrutture

“Sono in tutto 27,45 miliardi di euro secondo il rapporto Aci-Istat, i costi totali dovuti agli incidenti stradali sono stati sostenuti dall’Italia nel solo 2011. Mentre solo nel 2018, sono pari all’1% del PIL nazionale. La riduzione media annua del numero di vittime della strada nel nostro Paese, pari a 2,6% nel periodo 2010-2018, è inferiore a quanto stimato per l’obiettivo europeo - ormai irraggiungibile - di dimezzare il numero di morti in incidenti stradali entro il 2020 considerando che avremmo dovuto arrivare a circa 2000 vittime”.

Per queste ragioni nella giornata di ieri, nell’ambito dell’audizione informare avvenuta presso la Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha proposto l’istituzione di una Agenzia Nazionale per l’incidentalità stradale in Italia.

Un Ente capace – come ribadito dal presidente Presidente - non solo di raccogliere in modo univoco i dati sull’incidentalità e la mortalità stradale, ma anche i volumi di traffico e le criticità infrastrutturali presenti su tutte le strade italiane al fine di poter conoscere e studiare, nella sua totalità e complessità, in ogni suo aspetto, un fenomeno che altrimenti sarà difficile contrastare consentendo, inoltre, di far comprendere se è anche necessario intervenire anche su aspetti relativi al miglioramento del sistema sanitario locale”.

L’Associazione ha colto l’occasione anche per aprire un focus sulla S.S.106. Alla Commissione sono stati ricordati i dati sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte”: dal ’96 ad oggi oltre 9.500 i sinistri stradali ed oltre 24.500 i feriti (di cui molti con danni permanenti) ed almeno 750 vittime in Calabria.

Fabio Pugliese, infine, ha voluto evidenziare ‘il contrasto tra questi numeri impietosi e l’immagine – che ha sconvolto ed indignato l’Italia intera – dei tre ragazzi che giocano a pallone sull’autostrada A35 (Bre.Be.Mi) Brescia – Bergamo – Milano al fine di dimostrare che su quella strada non passa nessuno e, quindi, l’evidente impossibilità di considerare strategica o prioritaria la realizzazione di quella infrastruttura’.