Strade: Vibo, Solano risponde alle critiche mosse dall’ex ministro alle Infrasutture

Vibo Valentia Infrastrutture

“Alcuni aggiornamenti dalla SP 23 Joppolo - Coccorino. Questa estate l’avevamo sbloccata, ma pochi giorni fa è stata chiusa di nuovo. Sono qui per capirne i motivi e fare in modo che chi deve intervenire intervenga al più presto. Mi riferisco in particolare all’amministrazione locale. Seguitemi!” Così scrive il senatore Danilo Toninelli su Facebook dopo essere stato in Calabria.

«Sono sorpreso, dispiaciuto e per certi versi sconcertato dalle dichiarazioni rilasciate ai media dal senatore, Danilo Toninelli, il quale - in seguito al sopralluogo effettuato, stamattina, sulla strada provinciale 23, nel tratto tra Joppolo e Coccorino - ci ha addossato critiche che, in questa fase, non meritiamo assolutamente». Questo quanto affermato dal presidente della Provincia di Vibo Valentia, Salvatore Solano, che non lascia cadere nel vuoto il giudizio critico mosso, nei riguardi dell’Amministrazione provinciale, dall’ex ministro alle Infrasutture, Toninelli.

Solano spiega, quindi, il perché del suo risentimento. «La Provincia di Vibo ha adottato, responsabilmente, un’ordinanza di chiusura del tratto stradale Joppolo-Coccorino su specifiche comunicazioni delle forze dell’ordine e dell’Anas. Chiusura avvenuta, nelle scorse settimane, a causa di cedimenti di pietre e massi dovute al maltempo. Toninelli - ha evidenziato il presidente Solano - ha addirittura attribuito alla Provincia di Vibo la responsabilità di non aver effettuato interventi di manutenzione.

Dovrebbe, però, sapere l’ex ministro che ciò non compete alla Provincia, in quanto si tratta di un’area di cantiere dove sta operando, sotto la direzione dell’Anas, la ditta esecutrice dei lavori. Il senatore Toninelli piuttosto che rilasciare dichiarazioni ingenerose e fuorvianti - ha infine dichiarato Solano - avrebbe potuto rileggersi con attenzione le convenzioni. Dispiace dunque constatare che un uomo delle istituzioni, invece di affrontare con la dovuta serietà la problematica in questione, si sia lasciato andare in disquisizioni superficiali che appartengono alla sterile propaganda politica».