Rhegium. Premio Città dello Stretto allo scrittore magrebino Tahar Ben Jelloun

Reggio Calabria Attualità

È il grande scrittore magrebino Tahar Ben Jelloun il vincitore del premio internazionale "Città dello Stretto" della 51ma edizione dei Premi Rhegium Julii. Con lui i vincitori della cinquantunesima edizione del Premio Rhegium Julii: Stefania Auci premio Corrado Alvaro per la narrativa, Ginevra Bompiani premio Leonida Repaci per la saggistica, Franco Arminio premio Lorenzo Calogero per la poesia, Antonella Orefice premio Gaetano Cingari per gli studi meridionalistici.

Un’edizione importante nel corso della quale sono stati assegnati anche due Premi speciali a due personalità di notevole valore: Gianfranco Bertone premio per la saggistica scientifica intitolato a Mario Lacava e Renè Corona premio per la poesia intitolato ad Alba Florio.

Sono queste le conclusioni a cui è pervenuta la giuria presieduta da Corrado Calabrò e composta da Giuseppe Caridi, Gioacchino Criaco, Luca Desiato, Mimmo Gangemi, Dante Maffia, Anna Mallamo, Domenico Nunnari, Giuseppe Rando, dopo un lungo ed estenuante lavoro di selezione.

Nel contesto delle manifestazioni del Rhegium, nella cornice di Palazzo San Giorgio – Sala dei Lampadari, in una sobria cerimonia programmata in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria, lunedì 16 dicembre, alle 10.30, a palazzo San Giorgio, sarà conferita la cittadinanza onoraria al poeta Dante Maffia, noto componente della Giuria dei Premi Rhegium Julii ed autore di un libro dedicato alla città dello Stretto dal titolo “Ritorno a Reggio”.

I premi saranno consegnati il 15 dicembre prossimo, alle 21, al Teatro comunale "Francesco Cilea" in una serata molto speciale condotta dalla giornalista Ilda Tripodi. L’edizione 2019 viene considerata un momento eccezionale perchè il Circolo apre una nuova pagina della sua storia cinquantennale rinnovando il patto di rilancio del Mezzogiorno con le Istituzioni, con il mondo della cultura e con la propria comunità.

Tante pagine di storia scritte con molti sacrifici hanno avuto oggi un prestigioso riconoscimento dall’Amministrazione comunale e metropolitana: la simbolica attribuzione del San Giorgio 2019 ed un atto deliberativo di grande responsabilità politica e morale che consacra e storicizza l’immenso sforzo compiuto dal Rhegium Julii in questi anni a favore dei giovani e contro ogni forma di banalizzazione della vita.

Il Rhegium Julii in 51 anni di vita, grazie alla spinta ed alla generosità di Giuseppe Casile prima, di Mafalda Pollidori e da alcuni anni di Pino Bova, ha saputo coinvolgere personalità straordinarie come Gilda Trisolini, Emilio Argiroffi, Enzo Misefari, Pasquino Crupi, Francesco Fiumara, Ernesto Puzzanghera, Rodolfo Chirico, Nino Freno, Antonietta Maria Corsaro, Lina Gangemi, Elio Stellitano, Rosita Borruto, con le importanti apparizioni di Saverio Strati, Mario La Cava, Mario Labate, Antonio Piromalli e tanti altri amici, giovani e meno giovani, che hanno trascinato tutti con la forza di un fiume in piena .

Ed è da quelle occasioni, dal desiderio di accrescere ulteriormente il confronto oltre ogni barriera culturale, ideologica e di pensiero, che nacquero i Premi nazionali Rhegium Julii che hanno registrato la presenza delle più grandi personalità culturali del Paese e del mondo.

Chi non ricorda i premi nobel Josif Brodskij, Derek Walcott, Toni Morrison, Seamus Heaney, Rita Levi Montalcini e personalità quali: Mario Luzi, Alda Merini, Yves Bonnefoy, Maria Luisa Spaziani Ildefonso Falcones, Ghiannis Ritsos, Adonis e gli incoraggiamenti di Sandro Pertini, Oscar Luigi Scalfaro, Francesco Cossiga, Giorgio Napolitano, le serate dei Caffè letterari, gl'incontri con l'autore, i Viaggi nell'anima, i cenacoli, il programma Per amare il libro.

Oggi l'Associazione sembra non fermarsi più ed ha ripreso la sua corsa con grande slancio. C'è la coscienza di un servizio non ancora concluso, di una missione da compiere. Sotto i nostri occhi il mondo è sofferente per le insopportabili violenze, diseguaglianze, disumanità ed è essenziale lottare con convinzione per la salvaguardia della bellezza, del pensiero, dell’educazione al dubbio, che restano principi fondamentali per la qualità della nostra vita. Siamo consapevoli che il Rhegium Julii è solo uno strumento ma, come sempre, continuerà a rispondere all'appello. Il Rhegium Julii ci sarà.