Riprendono gli sbarchi, in trenta intercettati nel crotonese a bordo di una barca a vela

Crotone Cronaca

Dopo una tregua di qualche settimana riprendono gli sbarchi di immigrati sulle coste italiane ed in particolare lungo quelle calabresi.

L’ennesimo arrivo nella notte scorsa nel crotonese dove 31 stranieri, tutti uomini ad eccezione di due donne e diversi minori, sono stati intercettati e soccorsi dalla Guardia di Finanza e dalla Capitaneria a bordo di una barca a vela.

Una volta a terra gli immigrati, di nazionalità curda, irachena ed iraniana, tutti in discrete condizioni di salute, ma provati per la traversata di sei giorni, sono stati trasferiti nel Centro di Accoglienza di Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto per le consuete operazioni di identificazione e di assistenza sanitaria.

L’imbarcazione è stata intercettata dai radar nella serata di ieri, apparentemente in un regolare stato di navigazione, a circa due miglia dalla costa.

Tuttavia, i dati cinematici della stessa, diretta verso le spiagge di Capo Cimiti, luogo sprovvisto di approdi portuali e notoriamente zona di sbarco dei migranti, hanno insospettito i finanzieri che si sono avvicinati al veliero, che procedeva inizialmente con i fanali di navigazione spenti, per poi accenderli alla vista dell’unità delle fiamme gialle.

I militari hanno così abbordato il veliero, battente bandiera americana e registrato presso il compartimento del Delaware, individuando due soggetti russi che la conducevano mentre i migranti irregolari erano stipati sottocoperta.

Bloccati, i militari hanno preso in custodia i sospetti scafisti ed hanno condotto la barca a vela presso il vicino porto di Crotone.

Secondo le prime indagini, gli scafisti avrebbero caricato i migranti nella città turca di Bodrum e avrebbero navigato ininterrottamente per sei giorni, tentando di raggiungere le coste italiane nell’arco notturno, con la speranza di confondersi con il traffico diportistico locale.

Attualmente, i due russi sono trattenuti dalla Guardia di Finanza per la messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mentre la barca a vela è stata posta sotto sequestro.