Crotone. La Confraternita di Capo Colonna dà il benvenuto al nuovo vescovo

Crotone Attualità

Riceviamo e pubblichiamo la lettera della Confraternita della B.V. Maria di Capocolonna che saluta Monsignor Domenico Graziani dando il benvenuto al nuovo arcivescovo Monsignor Angelo Panzetta.

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“Con sentimenti di profonda stima e riconoscenza, a nome della Cattedra, delle Consorelle e dei Confratelli tutti, desidero formulare a Monsignor Domenico Graziani da oggi Amministratore Apostolico, un sincero saluto e ringraziamento per la sua importante presenza e guida di questi anni, nei confronti del sodalizio mariano, costituto nel 2016 in omaggio alla Beata Vergine di Capocolonna.

Gli anni del ministero episcopale di Monsignor Graziani nell’Arcidiocesi di Crotone – Santa Severina, iniziato nel gennaio del 2007, hanno certamente segnato un’importante rinascita del fenomeno confraternale, relegato spesso ad un dimenticatoio ed a un sentimento di vetustà.

L’inizio di questo cammino mariano, insieme ai confratelli promotori nel 2016, nel quale ci ha raccomandato fin da subito di “non tradire la Madonna” è stato caratterizzato dalle iniziative sociali, come il semplice restauro della statua di San Francesco, nell’ambito dei complessi lavori inerenti l’intervento sul monastero Santa Chiara, e dagli approfondimenti in inserti culturali, alcuni dei quali dedicati alle immagini mariane “minori” presenti nella nostra città e troppo spesso dimenticate da noi stessi crotonesi.

In quest’ottica si inseriscono sia lo speciale, con la mappatura dei quadri mariani, situati a Crotone che l’approfondimento dedicato alle tradizioni locali con le date storiche centrali sul culto mariano: dal 1893 anno dell’incoronazione, passando per il triste storico ricordo dei furti del 1946 e del 1983, all’80° anniversario del primo Congresso Mariano Regionale ed infine al Cinquecentenario del Ritrovamento della tela coincidente con le Solenni Feste Settennali del 2019.

Importante è stato il legame e la sinergia associativa venutasi a creare con il territorio diocesano, attraverso l’avvio di “gemellaggi mariani” con le altre confraternite diocesane, e non solo: la Reale Arciconfraternita dei SS Giovanni Battista ed Evangelista dei Cavalieri di Malta ad honorem di Catanzaro nel 2018, la Confraternita dell’Immacolata e di San Michele Arcangelo di Mesoraca del 2019.

Queste ultime sono state create e rese nuovamente operative dall’opera episcopale, attraverso una guida ed un sentiero caratterizzato dalla valorizzazione dell’apostolato laicale, già previsto fin dal Concilio Vaticano II: vocazione e missione dei fedeli laici nella Chiesa e nel mondo, “promozione del laicato” già avviata nel XIX secolo.

Non è mancata la presenza dell’Arcivescovo emerito nei momenti salienti del cammino confraternale, sin dalla cerimonia di vestizione e consegna dei collari in Basilica Cattedrale, il 2 maggio 2016 fino al primo riconoscimento ad honorem alle Forze dell’Ordine, attribuito all’Arma dei Carabinieri nella persona del Comandante pro tempore il Ten. Col. Alessandro Colella, in occasione della Festa della Virgo Fidelis 2018, sempre in Basilica. Infine, come non ricordare, lo scorso 5 ottobre, nella Chiesa di San Giuseppe, l’importante intervento arcivescovile sul ruolo della Chiesa, sull’importanza del credere e sulla nostra realtà territoriale, magistrale riflessione che ha suggellato il gemellaggio tra la Confraternita di Capocolonna e quella di San Michele Arcangelo, alla presenza, per la prima volta, del Coordinatore e Vicecoordinatore della Confederazione Nazionale della Confraternite Italiane.

Tra i momenti da ricordare in questi primi anni di lavoro ve ne sono diversi: il conferimento del riconoscimento pro scentiae et educationis meritis al professor Andrea Ciampani, docente Lumsa, ma crotonese di “adozione culturale”; la toccante visita del “Quadricello” alla Casa circondariale, di Crotone, durante la quale ho potuto far dono ai detenuti crotonesi, nella qualità di loro garante comunale, di un piccola immagine della Madonna di Capocolonna esposta, da ora in avanti, nella Cappella del carcere; le interviste ai protagonisti della festa, ai testimoni di eventi storici che hanno arricchito il nostro antico culto; la visita allo storico Teatro nazionale dei burattini dei Fratelli Ferraiolo, il gemellaggio con il Comune e la Concattedrale di Santa Severina, un tempo sede metropolitana; la Santa Messa insieme ai volontari della Croce Rossa Italiana, la visita ai bambini del reparto pediatrico dell’Ospedale di Crotone, per far dono di quaderni, colori e anche qualche dolce per allietare i momenti di sofferenza e di amarezza.

Tutta l’attività ha avuto sempre un collegamento con il territorio sia istituzionale che sociale: così si spiegano le donazioni di immagini mariane alla sede della Prefettura ed al Comune di Crotone. E’importante evidenziare che non è stato facile innestare la nuova realtà del sodalizio mariano nell’assetto diocesano, nonostante le linee guida giuridiche fossero ben chiare e tracciate, in piena congruenza con le norme di diritto canonico che attribuiscono all’ordinario diocesano il ruolo di supremo ed unico legislatore.

E’ doveroso porgere un sentito ringraziamento anche al Vicario generale Monsignor Giuseppe Marra, che ha curato tutto l’iter burocratico di costituzione canonica del nostro sodalizio mariano, come uno spontaneo plauso va rivolto anche al nostro Assistente Spirituale don Giovanni Barbara per il supporto alle varie attività.

In conclusione è importante sottolineare che con l’avvio delle tre confraternite della diocesi un cammino importante è stato tracciato, certamente migliorabile, certamente è un’esperienza che si arricchirà man mano di energie ed idee sempre nuove e più profonde, ma la cosa certa che si tratta di un’esperienza inarrestabile.

Attraverso l’unione delle tre realtà e l’osservatorio della Confederazione sarà possibile monitorare e divulgare all’esterno, come l’esperienza confraternale verrà accolta negli anni a venire nel nostro territorio diocesano, da laici e dal clero.

Tratto caratteristico dell’operato episcopale è stato anche il segno di vicinanza ai giovani per i temi sociali: ricordo con piacere la presenza in Tribunale al seminario sul fenomeno preoccupante dei femminicidi e sui reati “culturalmente orientati”, fenomeno degno di riflessione specialmente in una terra come la nostra, che è sinonimo di differenze identitarie, culturali e religiose che convivono quotidianamente.

Come Monsignor Graziani ha evidenziato in quella occasione “con il consolidarsi del modello societario multietnico e multiculturale, emerge la necessità di una seria riflessione sulla eguale libertà di valori, modelli, stili di vita divergenti ed anche contrastanti, seguiti finora dalla maggioranza della popolazione”.

Facendo nostra questa ultima riflessione possiamo però concludere che, seppur nella diversità degli individui attuali, la certezza della fede e la condivisone di valori cristiani come fondamentali e atemporali, cementano le nostre radici in modo finalmente unitario.

Nell’occasione la Cattedra della Confraternita della BV Maria di Capocolonna, che rappresento, formula i più sinceri auguri di buon proseguimento dell’attività episcopale, che certamente proseguirà in modi diversi e meno visibili, ma non per questo meno incisivi.

Al contempo la Confraternita formula gli auguri di buon lavoro e si affida alla guida del nuovo pastore Monsignor Angelo Raffaele Panzetta, del clero pugliese, quale Arcivescovo eletto della nostra Arcidiocesi”.

Il Priore, Federico Ferraro