Sbarchi. In 50 intercettati sulla 106, due iraniani ci “provano” fingendosi turisti

Reggio Calabria Cronaca

La tregua degli sbarchi nel reggino è durata poco: solo pochi giorni sono trascorsi dall’ultimo arrivo di stranieri, e nella notte di martedì - intorno all’una e mezza - un altro carico di vite ha raggiunto la costa jonica.

La meta, in questo caso, è stata Ferruzzano, sulla cui spiaggia è approdata una barca a vela di dieci metri dalla quale sono scese cinquanta persone, tra cui tre donne e quindici bambini, provenienti da Iran, Iraq e Afghanistan.

Sul posto sono giunti immediatamente i carabinieri di Bianco che hanno intercettato gli stranieri lungo la statale 106, mentre si allontanano verso Brancaleone.

Tra loro, però, ce ne erano due (di 37 e 20 anni) che, di fronte alle domande dei militari, si sono finti turisti, parlando un inglese di fortuna. I carabinieri non ci sono cascati e alla richiesta dei documenti si sono visti consegnare un permesso di soggiorno finlandese e un documento d’identità lussemburghese.

Delle mete non troppo frequenti per due iraniani, ritengono gli uomini dell’Arma, che così hanno deciso di approfondire i controlli e, alla fine, scoprono che i documenti sono contraffatti: piccole imperfezioni sugli stessi che non sono passate inosservate ai militari della Sezione Rilievi del Provinciale di Reggio Calabria.

Per i due sono così scattate le manette e dovranno ora rispondere, davanti alla Procura della Repubblica di Locri, di possesso di documenti di identificazione falsi.

Gli altri migranti, nel frattempo, sono stati rintracciati per tutta la giornata dai Carabinieri di Locri, e accompagnati al centro di prima accoglienza di Roccella Jonica.

Sono stati ritrovati, a gruppetti di 3 e 5 persone, tra Bianco, Africo e Ferruzzano. Uno di loro, in particolare, se l’è vista brutta. Uno di loro, in compagnia di altri due, è lo straniero che stava seguendo i binari ferroviari quando, nei pressi di Africo, ha visto arrivare il treno a tutta velocità. Per fortuna solo tanto spavento, per lui e per il macchinista: il migrante ha subito solo una contusione alla spalla (QUI).