‘Clean up Ampollino’: convegno conclusivo al Museo dell’acqua

Cosenza Attualità

Al Museo dell'Acqua e dell'Energia di Cotronei ha moderato il convegno conclusivo del l’evento ‘Clean Up Ampollino – per un turismo consapevole ed ecosostenibile’, il Presidente dell’associazione il Barattolo Ecotronei, promotrice dell’azione Clean up Ampollino.

Giovanni Vizza, dopo i saluti di benvenuto ai presenti, ha introdotto il tema della giornata evidenziando che “la Cets (Carta Europea del Turismo Sostenibile) non è solo un documento, ma è un monito che impegna alla collaborazione per sviluppare un piano di azione condiviso, una sinergia imprescindibile che permetterà di percorrere una strada di innovazione per il nostro territorio.

Condividere, dunque, per vivere il Parco come una grande possibilità di sviluppo. Il compito di attuare ciò, quindi, agli attori del territorio, ricordando sempre che il patrimonio della Sila è di straordinaria importanza e valore”. Queste le parole di Giovanni Vizza che ha lasciato agli ospiti presenti il racconto delle loro esperienze e del loro impegno.

L’assessore dell’ambiente del comune di Cotronei, Vincenzo Girimonte, ha focalizzato il suo intervento sul tema della sensibilizzazione del territorio e sui temi della sostenibilità del rispetto dell’ambiente, di quanto il nostro territorio abbia bisogno di cittadini impegnati nella cura di ciò che abbiamo. Per questo l’amministrazione comunale ha iniziato la sua azione dalle scuole con attività di sensibilizzazione dei più piccoli e inoltre con un progetto per installare dei depuratori nelle mense scolastiche.

La discussione è continuata con il Presidente dell’associazione Guide Ufficiali del Parco, Ivan Vigna, che ha sottolineato il lavoro delle guide, che rappresentano le sentinelle della Sila, la tutelano e la curano ogni giorno. “Sono dei punti di riferimento del Parco, avvicinano i visitatori al territorio, trasmettendogli oltre che la storia anche le emozioni della natura e l’amore indiscusso per la Sila. Ha concluso con l’intento di proseguire con l’Ente Parco Sila la strada della progettazione e ideare azioni concrete di sviluppo del territorio”.

A seguire, l’intervento di Giuseppe Luzzi, Direttore del Parco Nazionale della Sila, che ha illustrato i progetti in cantiere, volti a implementare lo straordinario patrimonio del territorio in chiave turistica e di conservazione. Attraverso diverse azioni di sistema e un considerevole impegno di risorse finanziarie, avute grazie alla concertazione con il Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Calabria.

Tra i progetti finanziati coi fondi Por 2014-2020, in particolare, figurano: il monitoraggio, che ha lo scopo di analizzare, valutandone grado di compromissione e stato di conservazione, habitat e specie presenti sul territorio e soddisfare le direttive nazionali in favore dei siti di Rete Natura 2000; la sentieristica, che ripristina i tracciati esistenti e crea nuovi itinerari; il marketing turistico territoriale, finalizzato al potenziamento del patrimonio naturale attraverso interventi migliorativi degli standard di offerta; la ciclovia dei parchi, destinata a realizzare un percorso cicloturistico che faccia fruire dei paesaggi della dorsale calabrese coi suoi geositi, alberi monumentali e borghi a valenza culturale.

Inoltre ha rimarcato l’impegno dell’Ente per la valorizzazione e promozione dei sentieri della Transumanza. Tutti progetti pensati e condivisi con i diversi portatori di esperienza.

“Chi ama la natura ha un animo sensibile - con queste farse ha esordito Lorenzo Cara, Presidente del Club Trekking Cai Corigliano Rossano, che ha posto l’accento sull’importanza della sensibilizzazione dell’opinione pubblica, dei più giovani e di tutti i cittadini, che insieme alle associazioni possono fare la differenza nella tutela del territorio.

Nicola Carvello, Presidente del Gal Kroton, ha espresso la strategia da adottare: partire dal basso per valorizzare le risorse del nostro territorio”. Perseguendo tale obiettivo ha rinnovato il sostegno alle amministrazioni comunali per progetti che permettono di riappropriarsi dell’inestimabile patrimonio territoriale. Dopo un breve saluto della rappresentante della Proloco di Contronei è intervenuto Nicola Belcastro, sindaco del Comune di Cotronei e Presidente Comunità Parco Nazionale della Sila, che ha manifestato la sua gioia proclamando questo evento come un giorno di festa, perché rappresenta una presa di coscienza, in particolare ha detto: non vi è sostenibilità se non vi è consapevolezza.” Inoltre ha sottolineato l’importanza del progetto che permette di alimentare la volontà di cambiare, attraverso micro, ma importanti interventi, e di lavorare responsabilmente per raggiungere gli obiettivi.

Il presidente del Parco Nazionale della Sila, Francesco Curcio ha rimarcato i punti salienti degli interventi degli ospiti presenti, il lavoro fatto e le tante cose ancora da fare insieme per raggiungere altri obiettivi significativi. Curcio ha affermato che “è necessario puntare su azioni importanti che non si dissolvono, ma che guardano al futuro, perché è fondamentale tutelare quello che abbiamo per lasciare qualcosa di importante alle generazioni future. Puntare su di esse poi, rappresenta una strategia che permette di contaminare le famiglie e quindi attivare una policy fatta di buone pratiche e senso civico”.

Ha poi concluso con una citazione di Mario Rigoni Stern che rimarca il sentimento che muove le azioni dell’Ente Parco Sila nel suo lavoro di tutela e valorizzazione quotidiano: “basterebbe una passeggiata in mezzo alla natura, fermarsi un momento ad ascoltare, spogliarsi del superfluo, e comprendere che non occorre poi molto per vivere meglio”.

L’evento si è concluso con la presentazione del libro “I Sentieri Nascosti della Sila e del Pollino” - foto e note di trekking lungo le vie della transumanza a cura della redattrice Erminia Madeo in presenza degli autori.

Il libro è un riconoscimento al forte lavoro fatto in questi anni per la valorizzazione del territorio. I sentieri nascosti sono quelli non scontati, quelli che non si conoscono e non si vedono. Un viaggio che deve essere fatto per scoprire ciò che non si vede, ma che dobbiamo conoscere per trasmetterlo e tutelarlo.