Processo Breakfast, Pm: “Escludere aggravante mafiosa per Scajola”. Chiesti 4 anni e mezzo

Reggio Calabria Cronaca
Claudio Scajola

No all’aggravante mafiosa. È la richiesta avanzata dal procuratore aggiunto di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo nei confronti dell’ex ministro dell’Interno, Claudio Scajola, imputato nel processo Breakfast (QUI), richiesta avanzata questa mattina nella requisitoria del processo in cui sono inoltre imputati Amedeo Matacena, Chiara Rizzo, Maria Grazia Fiordelisi e Martino Politi.

Alla sbarra sono finiti, con l’accusa di procurata inosservanza della pena in favore dell’ex parlamentare di Forza Italia Matacena - latitante a Dubai e condannato definitivamente a tre anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa – la moglie di quest’ultimo, Rizzo, e i collaboratori della famiglia: Fiordelisi e Politi.

Al termine della requisitoria Lombardo ha chiesto una condanna di quattro anni e mezzo di reclusione per Scajola e di 11 anni e mezzo per Chiara Rizzo.

(ultimo aggiornamento 16:55)


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