Crotone. Successo per il premio Teano: le donne al centro

Crotone Tempo Libero
Sara pareo

Una serata declinata esclusivamente al femminile, quella vissuta ieri sera al Museo di Pitagora in occasione della seconda edizione del “Premio Teano” promosso dal Comune di Crotone e dalla Commissione Pari Opportunità con il sostegno della consigliera regionale Flora Sculco.

La Commissione Pari Opportunità presieduta da Maria Ruggiero ha istituito un premio che intende promuovere il ruolo della donna nel contesto sociale, senza retorica ma affermando la centralità della persona con uno sguardo proteso a valorizzare la figura femminile.

A cominciare dal premio, intitolato a Teano, figura storicamente riconosciuta come una delle più grandi filosofe della antichità, conosciuta internazionalmente al pari di Pitagora di cui fu moglie o figlia, sicuramente emblema di donna sapiente. Non a caso l’opera, realizzata dall’artista Barbara Palmieri per l’occasione, ospitata nella sala del Museo, rappresentava una Teano in primo piano rispetto a Pitagora.

Premio che è stato attribuito agli autori de “L’ape furibonda”, Bruno Gemelli e Claudio Cavaliere, presenti alla serata, e Romano Pitaro per aver consentito di scoprire, attraverso la loro opera, la vita di nove donne calabresi, tenaci e coraggiose, che con le loro storie e testimonianze hanno lasciato il segno nel difficile percorso contro l’arroganza del potere in ogni sua declinazione.

Premio Teano 2019 anche a Sara Pareo, urologa, per le doti umane, la passione e la competenza con cui ha saputo interpretare il ruolo e per essere riuscita a coniugare il rigore scientifico con la capacità di ascolto e di attenzione all’altro, in una professione che trova nella relazione d’aiuto il suo specifico contenuto.

La serata è stata aperta nei giardini del Parco Pitagora dalla perfomance degli allievi della scuola Olimpia diretta da Alessandra Balconà, che successivamente nel corso della serata hanno eseguito tre momenti di danza (Emmeleia, Menadi e Riturnella) molto apprezzati dal numeroso pubblico, e dalla lettura della lettera “Uguaglianza tra l’uomo e la donna” di Teano per la regia di Andrea Giuda.

Il sindaco Ugo Pugliese nel suo intervento di apertura ha evidenziato di aver auspicato l’istituzionalizzazione del premio sia per evidenziare un personaggio importante come Teano e soprattutto per sottolineare il contributo che tutti, donne e uomini, offrono nel quotidiano per la crescita della comunità superando stereotipi e barriere mentali.

Maria Ruggiero, presidente della Commissione Pari Opportunità, che ha coordinato l’organizzazione della serata ha evidenziato il lavoro che tutta la “squadra” delle Pari Opportunità sta svolgendo con numerose iniziative ed ha introdotto alle motivazioni dell’assegnazione dei premi. Molto apprezzato l’intervento musicale che ha visto protagonista il soprano Teresa Cardace che accompagnata al piano da Rosa D’Audino, ha eseguito brani di Puccini, Lehar e Gastaldon.

Nel suo intervento Enrico Ciliberto, presidente dell’Ordine dei Medici, ha sottolineato il ruolo attivo e positivo da parte delle donne che alla capacità professionale abbinano la naturale sensibilità. Il presidente dell’Airc Raffaele Lucente ha evidenziato il contributo che le donne danno alla ricerca. L’attrice Giusy Mellace, intrepretando tre delle donne protagoniste de “L’Ape Furibonda” ha introdotto al premio agli autori Bruno Gemelli, Claudio Cavaliere e Romano Pitaro che è stato consegnato da Carmela Sanguedolce, amministratore unico del Romolo Hospital.

Antonella Giosuè, uroriabilitatrice del Romolo Hospital, ha tracciato la figura dell’altra premiata, Sara Pareo, evidenziandone non solo le doti professionali ma soprattutto umane.

Nel ritirare il premio consegnato dal sindaco Pugliese, dalla presidente Ruggiero e dalla consigliere Sculco, la Pareo ha ricordato con commozione le sue origini crotonesi e ha voluto dedicare il riconoscimento alle donne curde. Nelle sue conclusioni la consigliera Sculco ha evidenziato la forza e la tenacia che le donne sono capaci di esprimere in ogni campo, coniugando famiglia e professione.