Festival Leggere&Scrivere, più di 200 ospiti per la kermesse con 30.000 spettatori

Vibo Valentia Tempo Libero

Cinque giorni e oltre 200 ospiti per una kermesse che ha visto la presenza di 30.000 spettatori. Sono i umeri della kermesse Leggere&Scrivere che ha animato Tropea. Lo spazio Leggere&Scrivere Junior, curato da Katia Rosi, ha visto 30 appuntamenti in programma: workshop, laboratori e una ricca serie di altre iniziative. Questo spazio ha fornito l’occasione per crescere attraverso la cultura, scoprire il mondo dei libri e stimolare la fantasia dei bambini.

Per il terzo anno consecutivo il Festival Leggere&Scrivere ha reso omaggio alla violinista vibonese Greta Medini, scomparsa prematuramente nel 2016, con la rassegna Greta à jamais, a cura di Giovanni Puddu. La parola a una dei protagonisti: la violinista vibonese Antonia Comito, che ha accompagnato al pianoforte il baritono Lucio Gallo. “Questa manifestazione è un’iniziativa nobile nei confronti di questa città”, ha affermato Antonia Comito. La violinista ha aggiunto: “Il ricordo di Greta è quanto mai vivo per tutti noi. È bello ricordare il suo talento attraverso una manifestazione che fornisce spazio anche ai giovani musicisti”.

Il festival si è affermato anche come evento social: i profili Facebook e Instagram hanno avuto un aumento del 30% di interazioni rispetto all’anno scorso. Incremento anche per quanto riguarda la presenza sui media nazionali.

“Il successo di quest’anno conferma l’intuizione avuta anni fa dal Sistema Bibliotecario Vibonese, promotore del festival: offrire un’occasione a Vibo Valentia di entrare in contatto in modo stabile e organico con il dibattito culturale che si svolge sul piano nazionale. L’affluenza di questi giorni a Palazzo Gagliardi e nelle altre location del festival dimostra che questa città ha voglia di confrontarsi e di aprirsi alle diverse realt”, ha affermato Gilberto Floriani, direttore artistico insieme a Maria Teresa Marzano.

La parola, quindi, a Maria Teresa Marzano: “Ci tengo a sottolineare il clima di attesa che ha contrassegnato quest’edizione, confermato dalla curiosità e dall’interesse con cui gli spettatori hanno seguito i diversi appuntamenti: un pubblico che ogni anno diventa sempre più attento e partecipativo. Per noi è una grande soddisfazione, nello stesso tempo sentiamo la responsabilità di garantire un’offerta qualitativa sempre di altissimo livello”.

Sul fronte degli incontri ricordiamo i numerosi sold-out. Spicca la serata che ha visto protagonista Mogol, icona della musica leggera italiana, che ha conquistato il pubblico del festival. Grande entusiasmo anche per lo spettacolo musicale di Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti e per quello di Riccardo Sinigallia. Ed ancora: Mimmo Lucano, Aboubakar Soumahoro, Tommaso Michelangelo, alias Filippo Sartori di Un posto al sole. Ricordiamo anche Cristina Parodi, Valentino Picone, Mario Tozzi, Antonio Padellaro, Valerio Massimo Manfredi, Paolo Borrometi, Giorgia Würth, Aisha Cerami.

L’affluenza di pubblico ha avuto come effetto un ottimo andamento di vendite libri. I visitatori non si sono sottratti al rito del selfie e del firmacopie con i loro autori preferiti. Il bookshop all’interno di Palazzo Gagliardi ha fornito la seguente classifica dei libri più acquistati. I campioni delle vendite sono: Mario Tozzi con Com’è nata l’Italia (Mondadori), Valerio Massimo Manfredi con Sentimento italiano (SEM), Paolo Borrometi con Un morto ogni tanto. La mia campagna contro la mafia invisibile (Solferino) ed Enrico Galiano con Tutta la vita che vuoi (Garzanti).

L’arte e le espressioni figurative sono state ancora una volta una componente molto apprezzata. Da sottolineare l’esposizione I Guardiani della Foresta, il frutto di quattro anni di lavoro del fotografo vibonese Roger Lo Guarro. Palazzo Gagliardi ha, inoltre, ospitato lo spazio d’arte curato da Antonio La Gamba, con le installazioni di opere della Bottega Aperta Limen. Due importanti mostre hanno visto protagonisti Gino Achille e i suoi affettuosi disegni che rievocano la vecchia Monteleone e Giuseppe Morello con un’insolita ripresa fotografica dell’Affruntata di Vibo.